Deve piacere molto al consigliere Russo giocare il ruolo del provocatore o di quello che pensa di impressionare con le sue bizzarrie. Ora che la giunta Geraci, a cui lui sta garantendo il suo portentoso sostegno, vive uno dei momenti più bassi e difficili, come nei migliori copioni prova a sviare l’attenzione della opinione pubblica. Gli annunciamo che non gli riuscirà e che svolgeremo fino in fondo e come sempre la nostra azione di opposizione e di denuncia verso quanti vogliono affossare la nostra città a partire da questa inetta giunta comunale.
Quanto affermato nei giorni scorsi da questo acuto consigliere comunale per le responsabilità del mancato pagamento da parte dell’INPS delle indennità ai braccianti agricoli, è semplicemente ridicolo. Se tanti lavoratori onesti si trovano coinvolti, loro malgrado, in quella bieca e triste vicenda denominata “ Senza Terra”, lo devono a quelle cooperative che con false assunzioni hanno indotto l’INPS al blocco in toto dei pagamenti fino al chiarimento del fatto. Quelle stesse cooperative avallate all’epoca dei fatti proprio da certa classe politica che oggi vorrebbe prendere le difese dei braccianti agricoli puntando il dito accusatorio verso uno dei sindacati più impegnati nella difesa dei diritti dei più deboli.
Il consigliere Russo ha memoria corta. Chiedergli da che parte stava quando tutto iniziò potrebbe fargli prendere coscienza che oggi ergersi a paladino dei diritti dei lavoratori non lo riporterà indietro nel tempo per cancellare le sue responsabilità. Si ricorda per caso le manifestazioni sulla 106 da parte di autorevolissimi esponenti dell’udc e perfino della sua inaffondabile sindaca?
Chiedere, da parte sua, ai consiglieri comunali del PD dell’epoca spiegazioni sullo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose è a dir poco grottesco.
Le battaglie fatte dal PD sulla legalità, specialmente in quel momento, sono note e i consiglieri del PD, e sopratutto quelli presi sistematicamente di mira dal consigliere Russo, hanno lavorato con coerenza e con forza tenendo testa a tutto quello che succedeva intorno a loro. E, possiamo dirlo con orgoglio, hanno tentato di compensare un po’di quella credibilità che in quei giorni le nostre istituzioni comunali, per opera proprio di gente come Russo, vedevano affondare. E’ inaccettabile che chi ha sostenuto quell’amministrazione pervasa di illegalità chieda ad altri la spiegazione di quello che è successo, piuttosto lo spieghi il consigliere Russo quello che è avvenuto e del marchio indelebile che ha sporcato la nostra città, del quale tutti avremmo fatto volentieri a meno, e su come operare affinché ciò non debba nuovamente avvenire.
La difesa migliore verso i lavoratori onesti è la lotta ai quei sistemi illegali usati subdolamente per arricchimenti personali e becero clientelismo. Il Pd ha sempre difeso la legalità, ha sempre lottato contro il malaffare, la criminalità organizzata per la libertà dei cittadini, per i lavoratori onesti e non accetta adesso lezioni da chi all’epoca ha sostenuto quel sistema ed ancora oggi continua a dimostrarsi avvezzo a quel modus operandi.
Questi temi andrebbero riportati con chiarezza e responsabilità, sottolineati con grande coraggio e senza falsità al cospetto di un opinione pubblica che ha sofferto e soffre ancora le conseguenze di quel periodo buio, o si correrà il rischio di perdere tutto quello che nel corso di questi anni è stato fatto in favore di una presa di coscienza rigida rispetto a temi di alta moralità che quotidianamente vengono calpestati con leggerezza da chiunque in questo momento se ne serve solo per il proprio tornaconto. Il consigliere Russo stia sereno e non si agiti oltremodo e, soprattutto, pensi bene che se qualche volta non rispondiamo alle sue velenose invettive, lo facciamo unicamente per non ridurre il dibattito politico alla miseria a cui lui è abituato. Ci batteremo sempre per impedirlo.
Corigliano Cal. 09/07/14
PD Circolo Corigliano Scalo