Ancora una volta la risposta della CGIL altro non è che un modo maldestro per non affrontare la questione dei braccianti. Ce ne faremo una ragione! È vero, non deve parlare con noi, deve semplicemente concorrere a risolvere un problema che riguarda migliaia di lavoratori, e deve farlo presto. Perché non dice quali atti concreti sono stati intrapresi in difesa di questi? Perché non intende avviare azioni contro l’INPS che trattiene impropriamente somme spettanti ai braccianti agricoli?
Di questo deve dar conto e non spostare ancora una volta l’attenzione per distrarre i lettori dal problema reale. In riferimento allo scioglimento del consiglio comunale, poiché autorevoli amici e forse anche dipendenti della CGIL erano consiglieri comunali all’epoca dei fatti, ce lo spieghino loro perché il Comune è stato sciolto per infiltrazione mafiosa, visto che non si sono mai dimessi. La Città, e noi tutti, gliene saremmo grati perché ancora, a distanza di anni, nessuno lo sa. Se la CGIL si è costituita parte civile, sicuramente ne saprà di più!
Noi, a differenza della CGIL, vogliamo parlare e confrontarci con tutti i protagonisti di queste ed altre vicende che riguardano la Città, anche con il sindacato che, stranamente, sta svolgendo un ruolo di semplice comparsa. In fondo abbiamo solo chiesto di difendere energicamente i propri iscritti.
Altrimenti, non sarebbe meglio dar conto dei tanti quattrini che incassano grazie alle adesioni al sindacato da parte dei lavoratori?
Il capogruppo UDC in Consiglio Comunale
Cataldo Russo