Ho letto con interesse della pregevole protesta dei Sindaci di Rogliano e Cosenza sulle terribili condizioni in cui ormai sono ridotti gli Ospedali dei rispettivi Comuni. Condivido ed apprezzo.Dentro la notizia c’è il dramma dei potenziali utenti e lo stravolgimento degli impegni lavorativi di tutto il personale medico e paramedico.
Un binomio che spinge all’indietro la ruota di due diritti costituzionali :quello della salute pubblica calpestato senza decenza e contestualmente dei diritti degli operatori sanitari precipitati nel limbo della deregolamentazione –non scritta-selvaggia.E questo è importante sottolinearlo ha cause che vanno ben oltre i perimetri comunali.Si pensi che in altri territori della Provincia,gli ospedali semplicemente non esistono piu’:Cariati , Trebisacce,Praia Mare.Oppure ,come a Castrovillari ,sono in lenta agonia.Mentre il mega-Ospedale della Sibaritide rimane una petizione di principio agitata da dieci anni!Sarebbe appena il caso di ricordare che le quattro ASL,divennero unica(ASP di Cosenza) in una notte sola e non per opera dello spirito santo,bensi per l’intercessione materiale di un presunto centro sinistra alla guida della Regione .Ed a meno di non voler tronare alle condizioni intellettuali dei contadini del magico Sud descritto da Carlo Levi,che nella loro retaggio di tsecolare gnoranza, cui li costringevano i baroni di ogni tempo,confondevano i fenomeni sociali con quelli atmosferici, dando “colpa” delle loro miserrime condizioni ad imperscrutabili disegni maligni metafisici. Ebbene trovo piuttosto complesso perimetrare il dissenso dentro le mura cittadine, quando appena dopo il ponte levatoio si apprezza la politica bipartisan ispirata ai rigidi criteri monetaristici e liberisti (dice nulla il fiscal compact oppure la spending review?)ltanto cari alle formazioni politiche in cui militano con orgoglio e determinazione i due stimatissimi Sindaci!Il giochetto delle responsabilità “senza ragioni”spinge alla passività con richiami a dimensioni territoriali,che com’è ovvio mutano di segno al variare della latitudine.E questo genera confusione enorme ed incontrollata.Con le conseguenti instabilità democratiche di un dissenso che scivola ,in ogni tornata elettorale, verso “le maglie di un irazzionale quanto pericoloso populismo demagogico. Che appunto si ispira a diagnosi(per rimanere in tema)metastoriche e di conseguenza si arrotola su terapie palliative,che nessuna efficacia hanno contro la patologia.Anzi destrutturando il nesso causale con gli effetti prodotti,depone a favore delle fattucchiere e degli stregoni dell’antipolitica. Verrebbe da riprendere,anche per loro conto una massima di Voltaire: Avete ragione, signori; invadete la terra; essa appartiene ai forti e ai furbi che se ne impossessano. Avete approfittato dei tempi dell’ignoranza, della superstizione, della demenza per spogliarci delle nostre eredità e calpestarci; per ingrassarvi con le sostanze degli sventurati: tremate, chissà che non arrivi il giorno della ragione.”
Angelo Broccolo SEL