Lo scorso 30 aprile l’intero consiglio comunale, con suffragio unanime, ha approvato il nuovo Statuto Comunale lasciando invariato l’art. 31 bis, dello statuto stesso, che inibisce ai parenti (sino al quarto grado) degli amministratori e dei consiglieri comunali di codesto Ente a partecipare a gare di appalto o di servizi e forniture. Siamo stati infatti sempre critici verso un metodo che privilegiava il rapporto diretto tra un amministratore o un consigliere comunale e una ditta a scapito dell’iniziativa autonoma e propositiva dell’Amministrazione sullo sviluppo della città.
A parte il fatto che l’essere amministratore di un Ente comporta di per se l’obbligo (e il dovere) di astenersi dal compiere attività che abbiano cointeressenze e possano “”turbare”” i principi di trasparenza e legalità.
Così non è stato nel caso del consigliere Baffa il quale, sebbene abbia votato lo Statuto Comunale anche nella parte in cui prevede la incompatibilita di parenti a contrattare e ad avere rapporti con l’Ente, di fatto, ha consentito che la ditta, di cui la mamma è titolare, concorresse nella gara di appalto per la esecuzione dei lavori di bitumazione di tratti viari della nostra città. Naturalmente l’impresa è stata esclusa anche per vizi procedurali ma la stessa ha inteso impugnare il provvedimento e la norma inibitoria al TAR chiedendo la sospensiva, con grave danno per il Comune. Il Sindaco ha cercato in ogni modo di far comprendere al consigliere della sua maggioranza che quanto accaduto è di una estrema gravità che comprometteva, inesorabilmente, il rapporto fiduciario con lui e lo poneva, di fatto, fuori dal contesto politico-amministrativo fino ad ora condiviso.
Il consigliere Alfio Baffa, pero’, per nulla curante della intera vicenda-quasi ritenesse accampar ragioni-, irrispettoso di una norma che è a tutela e garanzia della imparzialità di governo e baluardo della piena legalità, ha ritenuto rimanere sordo finanche all’invito di far desistere la sua famiglia dal perseverare nel proposto ricorso amministrativo che, di fatto, danneggia l’intera collettività che vede ritardare i lavori di ripristino della viabilità cittadina.
Da qui la reazione del Sindaco e dei gruppi di maggioranza che, stante la incresciosa situazione venutasi a creare, si sono determinati a prendere le distanze dal consigliere Baffa.
È conseguenziale, inoltre, che tali perseveranti atteggiamenti e comportamenti rendono il Baffa incompatibile con la maggioranza consiliare ed è opportuno, quindi, che rassegni le proprie dimissioni dal gruppo.
I capi gruppo di maggioranza
Antonio Ascente, Giuseppe Turano, Serafino Dardano