Lunedì 23 giugno, nella splendida cornice del Salone degli Specchi del Castello Ducale, il Consiglio Comunale, con decisione unanime, ha conferito la cittadinanza onoraria al dr. Prof. Thomas Peter Sculco, nipote diretto di Tommaso Sculco, nato a Corigliano Calabro nel lontano 1886 in Via Capalbo n°19, ed emigrato, a soli 17 anni, negli Stati Uniti d’America. Erano presenti medici provenienti da Catanzaro, Cosenza e Rossano tra i quali il dr. Enzo La Camera, Ortopedico presso l’Ospedale rossanese.
Le motivazioni che hanno indotto il Sindaco a richiedere al Presidente dell’Assise cittadina, sono state dettate, oltre al fatto che egli ha sempre avuto forti legami con Corigliano, soprattutto perché, laureatosi in Medicina e specializzatosi in Ortopedia, ha perseguito una brillante carriera e ha ottenuto ambiti riconoscimenti nazionali ed internazionali, finanche da San Giovanni Paolo II, Pontefice di venerata memoria che, per problemi agli arti, si è avvalso della sua competenza e preparazione.
Il prof. Sculco è direttore e professore di chirurgia ortopedica all’Hospital for Special Surgery (HSS) di New York, Presidente del Dipartimento di chirurgia ortopedica presso il New York-Presbyterian Hospital, Professore di Chirurgia Ortopedica e Direttore della omonima Cattedra presso il Weill Cornell Medical College.
Una cerimonia sobria ma suggestiva, quella di ieri, 23 giugno, inaugurata dal Presidente del Consiglio Comunale, avv. Magno, cui ha fatto seguito l’intervento del Sindaco, dott. Geraci il quale, tra le altre cose, ha tenuto a sottolineare che … oggi è giornata storica per la nostra città che si onora tributare a un discendente di figli della nostra città che, alla fine dell’800, emigrati negli Stati Uniti d’America, lì, come tanti anti altri nostri concittadini, cercarono lavoro e, con le loro mani operose, con l’onestà propria della nostra terra, contribuirono, in maniera eccelsa, al progresso e allo sviluppo del continente ospitante. La nostalgia, comune a tutti i nostri conterranei, ha fatto sempre da padrona e, il ricordo, carico di commozione, è sempre andato ai nostri vicoli, ai nostri quartieri, al nostro Santo Patrono, san Francesco di Paola. Ed ha sempre rinsaldato i vincoli di appartenenza che, mai, si sono sbiaditi.
Oggi – ha proseguito il Sindaco, durante il suo intervento – si parla tanto di immigrazione e di emigrazione! Ma, con orgoglio, ci permettiamo di affermare, a scapito di chi, strumentalizzando il fenomeno afferma che si devono tutelare gli emigranti e gli immigrati, che la nostra emigrazione – dovuta alla scarsezza dei mezzi di sostentamento, alla carenza del lavoro – non è stata latrice di reati e di problemi ai Paesi ospitanti. Essa, invece, ha trasferito altrove le schiene curve, le mani callose ed ispide, le menti sane, dei nostri fratelli coriglianesi che hanno portato lì i valori più sani e più belli della nostra tradizione.
Sono seguiti, poi, gli interventi dei consiglieri Cataldo Russo, Giorgio Triolo, Yole Sposato, Antonio Ascente, Giuseppe Turano, Giampiero Dardano, l’avv. Elvira Campana, capogruppo di “Corigliano Domani” e il dott. Ciccio Sapia del M5S i quali, in maniera unisona, hanno tributato al prof. Sculco il “caloroso benvenuto” a Corigliano, plaudendo all’iniziativa.
Dopodiché il Sindaco ha consegnato la pergamena onorifica al prof. Sculco nella quale è riportata la motivazione: “Vivido modello di uomo e professionista che, giammai dimentico delle sue umili origini, si è distinto in maniera eccellente nell’alta missione di medico e ortopedico, riscuotendo ambiti e internazionali riconoscimenti, tenendo alto il nome della nostra città, della Calabria e dell’intera nostra Nazione. Preclaro e tangibile esempio del nostro “ Cor Bonum”.
E’ toccato, poi, al diretto interessato che, intervenendo, ha ringraziato tutti, ha detto di sentirsi profondamente onorato di essere stato insignito della cittadinanza coriglianese e ha ricordato, commosso, il nonno Tommaso, che faceva il casaro e dal quale ha appreso l’arte nel fare ricotte e formaggi.
La solenne cerimonia si è conclusa con un parco buffet di prodotti tipici locali e la consegna di un quadro ritraente il Ponte Canale e Via Roma.
UFFICIO STAMPA