In questi giorni nel Palazzo di Città è avvenuta qualche “manovra” politica (camuffata con “altro”) che sottende al tentativo di rimettere in piano, o in equilibrio, in carreggiata l’azione politico-amministrativa dell’Amministrazione comunale. Infatti un Assessore si è dimesso, difatti è stato sostituito da un altro. Ma il punto saliente di questa vicenda è passato inosservato, e cioè il “fatto” vero non è stato questo della sostituzione dell’ Assessore all’Urbanistica, anche se qualcuno dalle parti dell’Ariella ci ha voluto far credere questo.
Il punto dirimente di questa vicenda, che astutamente è stato fatto passare in secondo piano, invece, è che questa Città finalmente ha un Assessore, specifico, ai Lavori pubblici. E sì, perché fino a qualche giorno fa era il Sindaco, in prima persona, che si occupava di questo settore strategico dell’Amministrazione comunale. Un settore questo che ha relegato, in questi mesi, con i vari “cantieri” gestiti in maniera inappropriata, scialba e sconclusionata, la Città al caos e alla sua invivibilità da parte dei cittadini.
Esempi eclatanti di questo disastro politico e amministrativo, vengono dallo stato dell’arte: i lavori eseguiti e/o in corso d’opera in V. Nazionale, dove il Sindaco, anche in veste di Assessore ai ll.pp. ha deciso, da solo e unilateralmente, senza confrontarsi né con i tecnici né con i cittadini né con i residenti né con gli operatori commerciali, di modificare il relativo progetto dei lavori, decidendo così di mettere il catrame al posto dei sampietrini; o i lavori eseguiti in paese, a Palazzo Bianchi e la piazza antistante, che ha subito dei ritardi colossali per gli stessi motivi; o i lavori di ristrutturazione del lungomare di Schiavonea che, anche qui, apportando delle modifiche al progetto iniziale, si è rallentata l’esecuzione degli stessi lavori e ciò ha reso, di fatto, impraticabile il tratto di spiaggia e di lungomare interessati dagli stessi; o i lavori di costruzione del lungomare di Fabrizio che è un vero attentato, barbaro e criminale, alla vocazione turistica di questa Città e della sua bellezza naturale e paesaggistica.
Alla luce di tutte queste situazioni di criticità, fluttuanti e crescenti, che oltre alle tante difficoltà oggettive hanno ingenerato tra i cittadini un sentimento di sfiducia e di avversione verso questa Amministrazione comunale, in quanto si ritrovano a fare i conti con delle situazioni penalizzanti e incresciose da tutti i punti di vista (a partire da quella stessa vivibilità del territorio alla quale si faceva cenno sopra), avvertono una sensazione di smarrimento ideale e reale, proprio a causa dell’agire superficiale e tracotante di questa compagine politica.
Ecco: ben venga la nomina dell’ing. R. Granata, neo assessore ai l.l. p.p.. della Città, che già di per sé questa è una nota buona e di speranza, e visto lo scempio che è stato combinato sinora potrà fare solo di meglio.
Tuttavia in questa “vicenda” c’è più di un dato politico da denotare e portare alla luce: questa si concretizza dopo la disfatta delle elezioni europee (ricordiamo che il candidato di riferimento dell’Amministrazione, Scopelliti, ha preso solo 441 voti); il passo indietro, di fatto, compiuto dal Sindaco con il “passaggio” della delega assessorile a un’altra persona; la presa d’atto (finalmente) che i “lavori” sono stati gestiti malamente. E poi c’è ancora il passo falso compiuto a danno del consigliere comunale Ascente giacché, verosimilmente, appena qualche giorno fa, prima di arrivare alla fuoriuscita dalla Giunta del prof. F. Scorzafave, il Sindaco lo aveva nominato “referente” politico (supervisore) per quanto concerneva i lavori pubblici.
Comunque sia il Sindaco un’altra volta ha scelto di non scegliere (non è un ossimoro ma un dato di fatto) perché più di uno tra i suoi Assessori, in realtà, sta dimostrando i propri limiti amministrativi nell’approcciarsi alle proprie funzioni istituzionali; a suffragio, di quanto appena detto, si potrebbe citare a mo’ di esempio, tra gli altri, l’Assessore all’Ambiente, espressione di Città Virtuosa, che sta palesando delle gravi lacune e incongruenze politco-amministrative… che producono sul territorio degli effetti deleteri e visibili da tutti.