Carlo Gariglio, direttore responsabile del sito istituzionale www.fascismoelibertà e del giornale “Il lavoro fascista” organo ufficiale del Movimento Fascismo e libertà è stato rinviato a giudizio. La notizia ufficiale è di qualche giorno fa. La decisione è assunta dal Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Asti, dott. Luciano Tarditi, a seguito della mia denuncia presentata il 30 aprile 2013.
Ancora una volta, il sottoscritto, così come preannunciato con un comunicato stampa del 13 aprile dello scorso anno, ha tenuto fede agli impegni assunti. Il signor Gariglio dovrà comparire davanti al giudice del Tribunale di Asti, dott. Andrea Martinetto, per difendersi dall’accusa di diffamazione nei confronti del sottoscritto.
Chi non ricorda le accuse che Gariglio indirizzò nei confronti del sottoscritto attraverso una nota stampa con la quale offendeva, al di là dell’aspetto squisitamente politico, il sottoscritto proprio sotto il profilo personale.
Nella querela dello scorso anno ho messo in evidenza come nel 1991 anno di fondazione del Movimento Fascismo e libertà, da parte del sen. Giorgio Pisanò, il sottoscritto fu tra i soci fondatori e fu nominato anche Coordinatore per la Calabria. Ciò a dimostrazione del fatto che il sottoscritto si è sempre esposto in prima persona per la buona riuscita politica del movimento sopra indicato. Nel corso degli anni il sottoscritto sempre ammirato e promosso dagli appartenenti al partito, si è sempre distinto per assiduità e per la fermezza con la quale ha portato avanti eclatanti azioni giudiziarie finalizzate a reprimere episodi criminosi e d’inciviltà che manifestavano nel territorio calabrese. Ho voluto, inoltre, precisare che nel corso degli anni, a seguito della morte del sen. Pisanò, avvenuta nel 1997, il partito è stato vittima di un tentativo di golpe da parte di alcuni tesserati tra i quali lo stesso Gariglio, i quali hanno cercato di destituire i vertici del partito. Sta di fatto che a seguito di questo tentativo di destituzione il Gariglio, ha messo in giro una voce secondo la quale il sottoscritto sarebbe stato espulso dal partito “Fascismo e Libertà”. Sta di fatto che al sottoscritto non gli è mai stato notificato alcun documento, inviato dal partito, con il quale mi si comminava il provvedimento disciplinare dell’espulsione. Ma le offese personali e le calunnie nei miei confronti profferite dal Gariglio sono facilmente riscontrabili sul giornale “Il lavoro fascista” di cui lo stesso è direttore. In questo foglio mi dipinge come mafiosetto, espulso dal Movimento perché avrei partecipato ad un tentativo di golpe nel 1998 insieme a Lorenzo Valle.
Di fronte a tutto ciò, ma soprattutto per restituire verità ai fatti ed alla storia del Movimento Fascismo e libertà ho querelato Carlo Gariglio. Ho pienamente fiducia nella giustizia italiana perché alla fine sarà fatta piena luce su tutta questa vicenda.
Livio Stefani
Coordinatore Territoriale del Movimento Fascismo e Libertà
Corigliano Calabro 05.06.2014{jcomments off}