Con uno zelo insospettabile, la giunta regionale della Calabria(perché nonostante tutto ancora esiste una giunta regionale) ha rimosso su due piedi dal ruolo di potentissimo direttore generale dell’ ASP di Cosenza il Dottor Gianfranco Scarpelli. La defenestrazione non sembra avere a che fare con un giudizio valutativo dell’azione svolta in questi anni.Sulla quale non sarebbero certo mancati i presupposti per una rimozione in tempi non sospetti.
Sembrerebbe invece legata alla scarsa consistenza del consenso ricevuto nella città bruzia dall’ex governatore Scopelliti. Ed in effetti a giudicare dal magro “bottino” elettorale, sembrano piuttosto lontani i tempi in cui l’ex sindaco di Reggio, marciava deciso su Corso Mazzini,accolto dalla politica “che conta” ed osannato da diverse migliaia di presunti “contati”. Non tocca sicuramente al sottoscritto difendere l’ormai ex Direttore Generale dell’Asp: Ribadisco in questa sede il quasi totale dissenso rispetto ad una gestione della sanità provinciale che nei fatti ha privato dei LEA(Livelli minimi Assistenza)migliaia di potenziali utenti. Rimane tuttavia inconcepibile la maniera utilizzata ,in totale spregio delle elementari regole democratiche e di convivenza istituzionali.Dovesse corrispondere al vero,l’ipotesi da piu’ parti sollevata,ovvero che la rimozione sia ispirata da una ”ritorsione incrociata”allora significa che in questa martoriata regione abbiamo abbondantemente superato la soglia di guardia dell’agibilità democratica. Che da parte di un abusivo possano compiersi atti d’abuso alla piena luce del sole, risulta essere un problema di igiene democratica che riguarda tutti.In primis l’annacquata opposizione sembrata in stand by fino all’esito delle elezioni europee.Giova ricordare che a livello nazionale PD ed NCD governano insieme appassionatamente. Con il segretario nazionale del NCD,ministro dell’interno(Sic)!!Infine qualora dovessero esserci un nesso tra la defenestrazione del manager cosentino e la minuscola quote di preferenze racimolate dall’ex governatore,viene da chiedersi che potrebbe accadere nella nostra città dove a quanto pare si rafforza il motto “dagli amici mi guardi Dio,che dai nemici mi guardo io”
Angelo Broccolo SEL