Manca solo che attribuisca le colpe del dissesto del comune, del malaffare oramai cronico che coinvolge quasi tutti i componenti dei partiti della politica coriglianese, la mancanza di servizi essenziali per un vivere civile, il grave problema delle buche, le condizioni pietose del sistema fognario, la vessazione e la valanga di (PIGNORAMENTI) da parte della SOGET SPA,” tra l’altro l’unica ad arricchirsi” nei confronti dei cittadini oramai bersagli di una pressione fiscale insopportabile, la riscossione della tassa di depurazione e delle acque reflue entrambi illegali, non è colpa dei cosiddetti “cani sciolti” definiti tali da lei con disprezzo e fuori luogo il 15 Marzo in piazza del Popolo durante un suo comizio.
Non è colpa dei cani sciolti se lei e chi prima di lei non ha costituito un fondo specifico dove sarebbero potuti confluire i soldi scippati illegalmente ai cittadini da queste due tasse, per la costruzione di un depuratore che servisse parte del centro storico oggi ancora sprovvisto, non è colpa dei cani sciolti se i proventi incassati sono andati ad ingrassare certamente altre realtà, non è colpa dei cani sciolti se negli uffici dell’avvocatura comunale vi è carenza di professionisti ”avvocati”, non è colpa dei cani sciolti se a difendere il comune dai tanti contenziosi nelle sedi opportune ”giudice di pace e tribunale” c’è un solo professionista, ciò comporta suo malgrado ritardi nelle sentenze ed ulteriori aggravi economici a carico del comune. Come mai nel suo incontro con la città non ha ritenuto opportuno di andare fino in fondo, facendo nomi e cognomi dei fautori del dissesto, delle ruberie, dell’illegalità, dello spreco di soldi pubblici e di coloro che hanno trasformato il comune in una sorta di torta poi divisa con gli amici. E’ stata una dimenticanza o una occasione volutamente sprecata? Lei sostiene di volere il bene della città e la crediamo; renda pubblico i registri, le delibere degli ultimi 15 anni, se non ritiene di farlo, vorrà dire che forse anche lei come d’altronde tutti gli altri avete qualcosa da farvi perdonare o meglio tenere nascosti eventuali illegalità nei cosiddetti armadi, oppure che abbia timore che venga anche lei accomunato alla mala politica degli ultimi venti anni.
Dovrebbe sapere quanto meno che tra queste persone da lei definite cani sciolti c’è gente cheeio no di buon occhio di buon occhio ina o indicati come sovversivi iddetti ” con passione, con sacrificio personale e la certezza di venire messi alla berlina dalla politica corrotta ed indicati come sovversivi oltre che da lei anche dai tanti politicanti di mestiere che grazie a questa fanno la bella vita. Questi cani sciolti come lei superficialmente e con disprezzo li definisce, sono mal tollerati anche dai quei concittadini con la doppia morale che in questi giorni fanno a gara per accattivarsi le simpatie dei candidati alle europee che tra l’altro sono sempre gli stessi di 30 anni fa, siano di destra, di sinistra che di centro. Inoltre, dalla sua infelice espressione si deduce che anche lei come gli altri mal sopporta chi con rispetto critica le sue e le altre eventuali scelte politiche e cerca di denunciarle purtroppo senza risultati, colpa del malaffare politico, del disinteresse dei coriglianesi e dei variegati intrecci ad essa collegati che soffocano sul nascere la verità. Non bastava la politica locale a decretare la morte della città, dell’etica, della morale e della libertà a favore di faccendieri politici di tutto l’arco politico locale e nazionale, ci dispiace dirglielo, ma anche lei con quella infelice uscita ha legittimato questo stato di fatto, condannando ulteriormente quei pochi che ancora possono dire la loro.
Spero che convenga con noi, denunciare la mala politica, il malaffare spetterebbe ai partiti, in special modo a quelli di opposizione quando non chiude gli occhi, e non se la prenda Sig. Sindaco se qualcuno non si riconosce in questi partiti; sono morti, non esistono più. Vai bene ai piccoli padroncini di partito fino a quando ti omologhi alle loro esigenze e non rompi i c…..Infine le ricordiamo sottovoce che a cavallo degli anni 80- 90 lei, assieme al suo amico Giovanni Dima, entrambi appartenenti al MSI destra nazionale, eravate due bravi peones di opposizione alle corruttele, alle ruberie e clientelismi, ma quelli erano aspetti diversi, tra i vostri ideali, nei vostri programmi non esisteva Berlusconi o Scopelliti. Le ricordiamo che a differenza dei cosiddetti cani sciolti o meglio di chi liberamente cerca di dire la sua, lei a suo tempo aveva un partito alle spalle, ma ciò non gli impedì qualche volta in consiglio comunale di riconoscersi in un cane sciolto quando per esempio votò contro il restauro del castello; amministrazione prof. Franco Pistoia. Erano i tempi in cui si militava in Democrazia Proletaria, nonostante le distanze abissali di ideali politici tra noi e voi si erano consolidati buoni rapporti di rispetto e di amicizia, cosa che oggi mancano. E poi Sig. sindaco i cani sciolti sono un po’ individualisti, un po’ anarcoidi, sono gli ultimi utopisti, guardano con sospetto ai partiti, non si accontentano di questi e delle coalizioni ingarbugliate mirate alla gestione del potere. Non ce la fanno a delegare chi ruba, vogliono sentirsi coinvolti, liberi di dire come la pensano, ma l’arroganza dei politici locali e lo strapotere dei partiti glielo impedisce.
Per il movimento centro storico: Un progetto per non morire: Luzzi Giorgio.