Sulla paventata chiusura dell’Ufficio coriglianese dell’Agenzia delle Entrate, il Sindaco, dott. Giuseppe Geraci, ha inviato una lettera al Ministro Dell’Economia e delle Finanze, alla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate e alla Direzione provinciale della stessa Agenzia.
Questo è il testo della missiva inviata dal Primo cittadino:
“La paventata soppressione dell’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Corigliano Calabro si disvela come ulteriore atto deleterio ai danni di un territorio che, per la sua complessità, vastità, dimensioni, avrebbe meritato più attenzione e rispetto. Pur recependone le ragioni, che, ancora una volta, però, “mordono il cavallo magro”, non si riescono a comprendere, appieno, i perché di tale, ulteriore, impoverimento di servizi che, a fronte di una utenza corposa e di un territorio – che include non solo quello coriglianese ma incorpora i limitrofi di lingua albanofona – nessuna analisi seria, prima di azzardare simili decisioni, è stata effettuata, né è stato preferito il dialogo e il confronto con chi amministra tali realtà.
Prudenza e oculatezza avrebbero voluto che siffatte decisioni venissero “discusse” e attentamente vagliate e non lanciate, senza alcun confronto, in danno di cittadini e utenti che, ipso facto, si vedono, impotenti, privati di ulteriori servizi. La revisione di siffatta “geografia finanziaria”, invero, non ha tenuto in alcun conto il fatto che la città che ho l’onore di amministrare, dopo il capoluogo di provincia, è il più grosso comune cosentino; che su di esso gravitano i limitrofi comuni di San Giorgio Albanese, San Cosmo Albanese, Vaccarizzo Albanese, San Demetrio Corone e, quindi, congloba una popolazione che supera i 50.000 abitanti; che è latrice di una economia che apporta lavoro e ricchezza.
Per non accennare, poi, ai notevoli disagi che la medesima utenza dovrà sopportare per vedersi erogati servizi minimi – quali la semplice attribuzione del numero di codice fiscale – per i quali, ancora una volta, dovranno, forzosamente, recarsi – e non se ne comprendono le ragioni, vista la recente soppressione del Tribunale – nella vicina Rossano. E’ per tali ragioni che, nel respingere e condannare tale, ulteriore, atto che, nel complesso, si evidenzia alquanto immotivato e ingiustificato, chiedo che il provvedimento venga sospeso e revocato, onde dar sfogo e giustizia alle legittime aspirazioni della comunità. Si ribadisce, quindi e ancora una volta, la necessità di un incontro tra lo scrivente e gli Organismi competenti, finalizzato alla risoluzione della problematica
S.E. il sig. Ministro voglia tener conto della presente e adottare i provvedimenti ritenuti più opportuni”.
L’Ufficio stampa
Corigliano Calabro 13.05.2014