Abbiamo appreso dalla stampa che l’On Talarico nella sua qualità di Presidente ha convocato il Consiglio regionale della Calabria. Confesso le mie perplessità per l’insolita comodità democratica che a noi profani impedisce di cogliere fino in fondo il profondo senso delle istituzioni di quel che resta di questa maggioranza e che trova del tutto normale rinviare al prossimo 3 Giugno la discussione finale e decisiva sulle magnifiche e progressive sorti che ci attendono nel prossimo futuro.
Mettiamo al bando qualsiasi scetticismo ed affidiamoci alle parole del Presidente che ci rassicura dichiarando che «non ci sono strategie per guadagnare giorni in più di legislatura, qui ci sono persone oneste e trasparenti». Atteniamoci ai punti all’ordine del giorno:
1. l’approvazione della modifica dello Statuto. Qui sfugge per quali ragioni si sia giunti con estremo ritardo a definire un quadro statutario sovrapponibile agli input della spending review del governo Monti ,che non sfugge godeva dell’appassionato appoggio politico di PD e PDL(NCD e Nuova FI insieme).Paradossale che rilevare che la prima regione italiana a ridurre il numero dei consiglieri sia stata la Puglia di Nichi Vendola, Presidente peraltro di SEL, partito saldamente all’opposizione di tutta la larga fase(compresa quella attuale) di larghe intese.
2. l’assestamento di bilancio e qui si prevedono dolori lancinanti per le famiglie calabresi
3. la legge elettorale e su questo punto bisogna vigilare considerate alcune esternazioni recenti su soglie di sbarramento varie che hanno come unico scopo quello di garantire qualche poltrona minacciata ,e come conseguenza nefasta per la democrazia l’estromissione forzata di qualsiasi voce di dissenso radicale verso le collaudate forme consociative, che hanno preso sostanza e forma nei sottoboschi di “cultura” di alternanza nominativa che al netto lascia inalterati gli equilibri di potere.
In ultimo le dimissioni del governatore Scopelliti sui quali si gioca con siderali discussioni giuridiche che non fossero drammatiche per la Calabria,potrebbero ben figurare nelle antologie letterarie del “realismo magico”di Garcia Marquez. Credo sia fondamentale per la Calabria del dissenso essere presente il 3 giugno davanti alla sede del Consiglio Regionale. Va indetta una manifestazione democratica e pacifica di forze politiche ed associazioni, movimenti e sindacati, uomini e donne che vogliono affermare che puo’ esistere un differente spazio di progetto futuro per la Calabria. Riprendiamoci la delega in bianco che gli inquilini del Palazzo incautamente ritengono di avere in loro possesso .Nessuno gli riconosce piu’ credibilità!Oggi è tempo di riprendere la lotta fuori dal Palazzo. Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?, “Quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia? Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza? Quanto a lungo ancora codesta tua follia si prenderà gioco di noi? Fino a che punto si spingerà [la tua] sfrenata audacia?
Ogni limite è stato superato, ora tocca a noi!
Angelo Broccolo Assemblea Nazionale SEL