Ed ecco arrivare le polpette avvelenate. Sul lungomare di Schiavonea, negli ultimi tre giorni sono stati ritrovati purtroppo divesi cani privi di vita. La vicenda è nota ormai da mesi, ma col passare delle settimane, cominciano ad essere sempre più frequenti gli avvelenamenti. I fatti di questi mesi in breve. Nella zona del porto nello specifico, ma anche nel resto della frazione marinara, il numero dei cani randagi ha raggiunto livelli mai registrati prima. Nei pressi del porto, ad ogni ora del giorno e della notte ci si imbatte da mesi in decine di cani.
Alcuni volontari, ragazzi e ragazze animati da grande sensibilità ed amore per il miglior amico dell’uomo, senza sosta ed anche nelle giornate più fredde, ventose e piovose, hanno provveduto a curare i cani con problemi evidenti ed hanno portato loro spessissimo croccantini ed altri tipi di alimenti. Un’opera caritatevole, ma che non è bastata per salvare la vita ai tanti animali che gravitavano nella zona. Negli ultimi giorni diverse amare scoperte. Melody, Baggio, ecco i nomi di alcuni dei cani trovati morti dai volontari in questi giorni. Sono stati, in questi primi giorni del mese, almeno cinque gli avvelenamenti. Rabbia e scoramento nelle parole dei volontari – “per più di un anno abbiamo dato da mangiare ai tanti cani presenti nella zona. Praticamente croccantini ed altri tipi di alimenti portati ogni giorno nello spiazzo vicino al porto. Nessun cane ha mai attaccato persone, trovarli giorno dopo giorno freddi, inermi, rigidi e con la bava alla bocca per via delle polpette avvelenate è davvero un pugno al cuore non solo per noi ma crediamo per ogni cittadino con un minimo di cuore. Nel corso di queste settimane abbiamo provveduto a ben undici sterilizzazioni, ma evidentemente queste nostre opere non sono servite a placare questa gente senza cuore che con leggerezza compie atti ignobili” . Purtroppo i volontari credono che si tratti sono di un inizio di un’azione scellerata, molto probabilmente legata all’arrivo della stagione turistica. Urgono provvedimenti ad horas, per far cessare in tempi brevi un martirio di povere bestie innocenti. La questione canile a Corigliano assume da più di un decennio contorni grotteschi, sempre con una manifesta incapacità amministrativa alla base del perdurare di tutta la problematica. Manca una struttura idonea, con i fondi destinati alla costruzione dell’opera, negli anni scorsi, dirottati altrove.