Lo dico subito e a gran voce: ASFALTO, perché i sampietrini lo Scalo non se li merita e tantomeno via Nazionale, in verità una delle più brutte vie di Corigliano e da sempre. Se ci sono soldi da spendere in abbellimento e per il buon vivere dei cittadini, meglio indirizzarli verso luoghi più meritevoli, via Nazionale è una scommessa persa in partenza. Se consideriamo Corigliano, data la sua estensione e i tanti centri densamente popolati, come una Hinterland si potrebbe dare un indirizzo di più ampio respiro agli investimenti previsti.
Per il Centro Storico: Arte (ce n’è tanta) e Cultura ( poca in verità) Mostre, convegni manifestazioni , insomma creare un polo che accentri tutta la vita artistica e culturale nel luogo a lei più congenito. Lo Scalo è un dormitorio e il cuore dell’economia della città, è vero! ma una speculazione edilizia selvaggia e di cattivo gusto ne fanno obiettivamente uno nuovi centri cittadini più brutti della calabria che a loro volta sono i più brutti d’Italia … quindi fate voi, non c’è niente da fare! Schiavonea può essere ancora salvata, ma parliamo del vecchio nucleo abitato dai pescatori e dalla spiaggia, perché per il resto è come lo Scalo (vedi sopra). Il Lungomare merita un capitolo a parte, ormai è diventato il centro vitale del tempo libero dei coriglianesi, che approfittando delle belle giornate, estate o inverno non importa, lo affollano e lo vivono in pieno ( forse perché è l’unico posto decente rimasto?). Lodevole l’allungamento del tratto pedonale fino a Fabrizio Piccolo, ma delle dune vogliamo parlarne? Sono oggettivamente brutte e nascondono il mare ai viandanti, e quando quest’ ultimo con la forza di cui è dotato e che tutti conosciamo si riprenderà i suoi spazi cosa ne resterà di quest’opera d’ingegno, forse dei pali piantati e soldi da spendere per toglierli e ripristinare il più naturale possibile, ma perché si è voluto forzare la natura? Dune qui non se ne sono mai viste, nel metapontino ci sono , ma qui NO! I progettisti e i controllori non ci hanno minimamente pensato? Dopo questa mia umile riflessione rivolgo un invito agli Amministratori pensate con un più largo respiro alle opere da fare, armonizzate per tutto il territorio in base alle sue narurali predisposizioni e soprattutto prima di farvi i CAZZI VOSTRI, FATE QUELLI DI TUTTI!