Il problema randagismo che interessa tutto il territorio comunale è al centro di una interrogazione che i consiglieri comunali del Pd Carmen Fusaro e Giovanni Spezzano, e di Corigliano Bene Comune, Giovanni Torchiaro, hanno indirizzato nei giorni al sindaco Giuseppe Geraci. Nel testo della interrogazione i tre consiglieri di minoranza sottolineano che “il sindaco è riconosciuto quale autorità sanitaria locale, di pubblica sicurezza e responsabile del benessere animale sul proprio territorio.
Inoltre – si legge ancora nel documento – il responsabile del settore ha adottato una determina nel dicembre scorso dalla quale risulta che nelle more dell’espletamento delle gare andate deserte, è stato necessario garantire la continuità del servizio al fine di evitare pericoli per la pubblica incolumità, e che quindi è stato necessario eseguire un nuovo impegno in favore della Società Varca Gruop Srl da Cassano per il servizio di mantenimento dei cani randagi. Considerato che – scrivono Fusaro, Spezzano e Torchiaro – a seguito tale affidamento per come si evince dal bando di gara d’appalto la suddetta società Varca Group srl deve garantire: il servizio di cattura, ricovero, mantenimento e custodia cani randagi e vaganti sull’intero territorio del comune; si chiede se l’amministrazione sta provvedendo: a rielaborare una nuova proposta di bando per l’affidamento della gestione, dato che sono trascorsi circa 90 giorni dall’inizio del nuovo anno e ancora non si sa bene come verrà gestita questa problematica; inoltre si vuole porre l’attenzione e interrogare il sindaco sul perché al bando di gara non ci sono offerte, neanche da parte della società che da più anni prende poi l’affidamento con le medesime condizioni del bando di gara andate deserte; ci viene da chiedere come mai le aste sono andate sempre deserte, forse perché il bando è predisposto in maniera non consona e perché neanche la società a cui è stata affidata la gestione non partecipa neanche essa al bando. All’adozione degli animali detenuti all’interno del canile; se è prevista e eventualmente controllata l’attività veterinaria di sterilizzazione dei cani randagi; visto che ad oggi non risulta che il sindaco abbia preso alcun provvedimento per migliorare la situazione venutasi a creare con l’aumento dei randagi e non ci risulta che interesse prioritario di codesta amministrazione sia la volontà di realizzare o eventualmente migliorare le strutture esistenti sul nostro territorio secondo le indicazioni dell’Azienda sanitaria per adibirla a ricovero animali. Tale comportamento omissivo – si legge ancora nel testo della interrogazione – impedisce di fatto il ritorno al normale svolgimento delle funzioni volte a reprimere il fenomeno del randagismo, tra cui le azioni veterinarie e sanitarie per il controllo riproduttivo dei randagi e gli altri pubblici servizi in materia igienico-sanitaria attuati dall’Asp nel nostro territorio”.
Fonte L’Ora della Calabria