La massiccia partecipazione popolare alla manifestazione del 22 marzo,ha riconsegnato alla collettività ,simbolicamente,il ruolo decisionale sul proprio destino e del proprio territorio. In questa vicenda,come in altre,è sembrato che da parte dei “delegati” ovvero i rappresentanti istituzionali,od ancor piu’ curiosamente da parte di qualche illustre dirigente di dipartimento, era stato complessivamente omessa l’ipotesi che le decisioni finali ,in democrazia,appartengono ai cittadini.
Questa prima iniziativa ha stabilito questa elementare questione di metodo.Ora si tratta di concretizzare,in maniera unitaria e condivisa una presa di posizione ufficiale di tutte le forze politiche presenti in forma organizzata ovvero in consiglio regionale tramite una mozione da discutere e votare in quella sede.Una mozione che ponga la parola fine ad un bando regionale di sproporzionata inutilità.Ebbene,il corretto atteggiamento delle forze politiche,che in questa circostanza hanno condiviso attivamente,senza porre il “cappello”ad una manifestazione di popolo,genuina e partecipata,deve trovare sbocco immediato in questa presa di posizione pubblica.Credo sia opportuno che il comitato per la salvaguardia del territorio stili un documento da sottoporre a breve alle segreterie politiche regionali affinchè si tracci una soluzione di continuità definitiva con le approssimazioni emergenziali,e si pongano in essere le misure necessarie per la messa “al bando”di quanti in questi anni con i rifiuti hanno messo radici profonde nel sottobosco della speculazione.La differenziata spinta puo’ e deve essere la soluzione definitiva di questo problema.
Angelo Broccolo SEL