“Sono dal mese di luglio che dalla regione Calabria non ricevo gli emolumenti relativi agli ammortizzatori in deroga, tutto ciò è una vergogna, non posso più andare avanti in queste condizioni”. E’ un autentico grido di dolore quello che lancia, attraverso l’Ora della Calabria, Pietro Scilingua, muratore coriglianese che, insieme a migliaia di lavoratori calabresi in mobilità in deroga, attende da ben otto mesi che la regione Calabria gli liquidi le spettanze fin qui maturate per come stabilito dallo stesse ente regionale con decreto n. 3305 del 16.3.2012.
“E’ una situazione insostenibile – afferma Scilingua – sono da mesi che sto cercando in tutti i modi di capire il perché di questi ritardi, ma nessuno riesce a darmi una risposta seria. Qualcuno mi ha detto – afferma ancora il muratore – che la regione non ha i soldi per pagare, ma può essere questa una risposta adeguata, tenuto conto che è stata proprio la regione ad emettere il provvedimento con il quale si impegnava a pagare le spettanze mese per mese. E allora nelle mani di chi siamo andati a finire ?” Il buon Pietro con tutto il veleno accumulato in questi mesi, si augura che la sua protesta venga raccolta anche da tutti gli altri 98 lavoratori coriglianesi che attualmente, insieme a lui, prestano servizio presso il comune di Corigliano per sei mesi a seguito di una convenzione intervenuta nei mesi scorsi tra l’ente ausonico e la regione: “Tutti quanti – ci dice Scilingua – ci dobbiamo muovere, ci dobbiamo dare da fare per indurre la regione a rispettare gli impegni. Io, insieme a tanti altri, non sappiamo più come tirare a campare, tenuto conto che per noi quel sussidio mensile è l’unica fonte di reddito. Ma cosa credono questi signori della regione, che forse dovrei andare a rubare per mangiare ? Qui si tratta – conclude il muratore – di avere rispetto della dignità e della professionalità di noi umili e onesti lavoratori”.
Giacinto De Pasquale