Tema : Come spiegare ai bambini cos’è un’ ECOBALLA?
Cari amici, questa satira è un omaggio all’autore del celebre libro : “Io speriamo che me la cavo”.
Marcello D’Orta, il noto maestro elementare che scrisse quel libro è morto il 19 novembre 2013 a 60 anni nella sua casa all’Arenella. La morte del maestro D’Orta è la risposta al quesito posto a titolo della satira: Come spiegare ai bambini cos’è un’ecoballa?
Solo un Maestro tanto sensibile verso i bambini ed il mondo poteva, difatti, spiegare efficacemente a piccoli e grandi cosa comporta una cattiva gestione dei rifiuti. Ecco cosa disse a proposito:
«Quando, alcuni mesi fa, mi fu diagnosticato un tumore, il primo pensiero fu: la monnezza.
Donde viene questo male a me che non fumo, non bevo, non ho – come suol dirsi – vizi, consumo pasti da certosino? Mi ricordai, in quei drammatici momenti che seguirono la lettura del referto medico, di recenti dati pubblicati dall’Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui era da mettersi in relazione l’aumento vertiginoso delle patologie di cancro con l’emergenza rifiuti. Così sono stato servito: radiochemioterapie, due interventi chirurgici, altro, tant’altro. A chi devo dire grazie? Certamente alla camorra. I rifiuti si accumulano perché la camorra impedisce di raccoglierli, sabota gli impianti di raccolta, fa scioperare i netturbini, corrompe i funzionari dei controlli».
La testimonianza, del Maestro Marcello D’Orta , offerta a tutti noi prima della sua morte sia ,quindi, di monito ai nostri amministratori e soprattutto a noi genitori che oggi siamo chiamati a scegliere per il futuro dei nostri figli. Tali pensieri ,dunque, devono farci riflettere e modificare i nostri comportamenti per attuare scelte, oggi,che siano le migliori possibili. Ecco perché prima di parlare ai bambini, ogni adulto dovrebbe considerare il senso che potrebbe attivarsi da ogni parola pronunciata. Questo atteggiamento dovrebbe intervenire sempre a premessa e coerentemente al gesto o alle azioni che si hanno intenzione d’ intraprendere.
Il Maestro D’Orta non è riuscito a cavarsela , lui non c’è più, ma la sua testimonianza c’indica una sola strada possibile : differenziare il più possibile per creare meno rifiuti e, quindi , minor inquinamento da: ricercate emergenze lasciando i rifiuti per strada; inceneritori o peggio da rifiuto conferito tal quale in discarica.
Le ecoballe ,cioè , rifiuti non differenziati ed imballati nel cellophan ,di certo non aiutano in tal senso, tantomeno a vivere in salute. Un’ ecoballa, quindi, non è l’ innocua fantasia infantile ma la realtà di un mondo realizzato da adulti che non pensano minimamente ai bambini ed la futuro di questo meraviglioso mondo. Dovremmo ,dunque, chiederci: quale padre o madre vuole il male dei suoi figli?
Io non credo che esistano genitori tanto delinquenti da non saper cercare le giuste parole per dire No a questo futuro di rifiuti!
Caro Sindaco inviti,dunque, gli studenti a dire No a questo bando … noi da genitori faremo la nostra parte!
Alfonso Caravetta