Gianpiero Converso, 45 anni, coriglianese è uno degli ultimi, in ordine di tempo, collaboratori di giustizia. Personaggio per certi versi controverso, come vedremo poi nel prosieguo dei nostri racconti, componente, anche se di secondo piano del “locale” di Corigliano della ndrangheta, decise di “saltare il fosso” nel settembre del 2004, perché, come dirà lui stesso ai magistrati della Dda di Catanzaro, temeva per la sua vita. Purtroppo il 22 giugno 2012, Converso, viene trovato morto sul pavimento d’una cella del carcere di Busto Arsizio.
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