In Calabria veniamo da 15 anni di Commissariamento per l’emergenza rifiuti e 2 miliardi euro spesi, con il risultato di aver creato un sistema di gestione dei rifiuti che persegue solo la logica del voto di scambio, mentre tutti gli impianti di Trattamento Meccano-Biologico sono guasti da diversi anni. Non a caso la Calabria è al 16% di differenziata, che serve a fare solo CDR che brucia nell’inceneritore di Gioia Tauro.
Nonostante la Commissione parlamentare Anti-mafia abbia sancito nella relazione approvata dalla Camera dei Deputati, il 19 Maggio del 2011 che la “monnezza” è di gestione della ‘Ndrangheta, non è ancora cambiato nulla.
La fine del commissariamento all’emergenza ambientale arriva a Gennaio 2013 e il presidente Scopelliti, ha pensato bene, in deroga a tutte le norme igienico-sanitarie, di emettere nel Maggio dello stesso anno un’ordinanza con poteri speciali per mettere rifiuti su rifiuti in discarica. La “produzione” calabrese di rifiuti è di 2250 tonnellate al giorno, mentre la capacità nominale delle discariche è di 1050 tonnellate al giorno. Le discariche sono tutte stracolme da anni e attualmente tutti i comuni conferiscono in un unica mega-discarica, che è al suo quarto ampliamento ed è destinata ad avere solo 4 mesi di vita. Quest’ordinanza speciale ha il termine di un anno e Scopelliti ed il responsabile del Dipartimento Ambiente, senza discutere con i Comuni interessati, senza passare dalla giunta e benché meno coinvolgersi alla Commissione Ambiente, hanno pubblicato un Bando per mandare i rifiuti all’estero, probabilmente Olanda.
Il Bando prevede la spesa di 180 milioni di euro per imbacare i rifiuti in eccedenza, mentre non si trovano soldi sulla Sanità e sull’Istruzione! Lo stesso prevede la possibilità che il TMB(mai funzionante) di Rossano possa diventare un centro di stoccaggio ed imballaggio di 750 tonnellate di rifiuti al giorno ed invece l’obbligo di imbarcare l’eco-balle dal porto di Corigliano (CS), con destinazione trans-frontaliera. Il Bando ha durata un anno prorogabile un solo anno.
I comitati ed i movimenti sono l’unica opposizione reale al progetto di smantellamento del territorio, ed al grido “NOI non siamo la costa della monnezza, VOI siete la COSCA della monnezza” abbiamo partecipato in circa duemila, ad una manifestazione per chiedere il ritiro del Bando, bloccando per più di 5 ore la Statale 106 Ionica. Abbiamo costituito un Comitato per la tutela del territorio a Corigliano ed insieme al Comitato di Bucita(Rossano) ci stiamo adoperando al fine di spezzare questo perverso sistema emergenziale, che null’altro obbiettivo persegue se non speculare a danni degli interessi della collettività.
Ma ora è anche giusto porsi delle domande: Dove sono finiti i 2 miliardi di euro spesi per l’emergenza rifiuti in 15 anni, se ora siamo in questa situazione?
Perché non sono stati investiti per creare un sistema di raccolta differenziata efficiente, che in una Regione dove la disoccupazione è al 26% avrebbe creato lavoro?
Perché non sono stati investiti nella costruzione di nuovi edifici scolatici, visto che sotto alcune scuole crotonesi sono stati rinvenuti rifiuti tossici?
Perché la Regione non li ha spesi per rifinanziare la sanità pubbliche, che dopo anni di tagli è ormai al collasso?
Unione Degli Studenti di Corigliano Calabro.