Quel che sta avvenendo in questi giorni ha dell’assurdo. La nostra Città è al centro di un’operazione ignobile che vedrebbe il porto di Corigliano Calabro luogo prescelto per lo stoccaggio di tonnellate di rifiuti.
L’atteggiamento del Sindaco, ne’ contro ne’ a favore( vedi video M5S) del bando regionale sui rifiuti, lascia molto riflettere, noi tutti , sull’idea che quest’amministrazione ha della gestione del territorio.
Per Geraci, d’altra parte, non è la prima volta che in simili contesti cerca di uscirne per la via di mezzo. La discarica di Cotrica rappresenta il caso più emblematico. Tale area situata in prossimità del centro storico di Corigliano, oggi oggetto di bonifica dopo un disastro ambientale, taciuto dallo stesso Sindaco negli anni dei suoi precedenti mandati e consiliature, grida giustizia nelle aule giudiziarie con un contenzioso sospeso di un altro milione di euro tutto a carico di noi cittadini.
Il passato pare incomba sul nostro Sindaco che recidivo dimostra ancora la sua poca chiarezza amministrativa.
Come comitato cittadino Coriliani attendiamo ancora che il Sindaco prenda coscienza del PSA della Sibaritide ( in stallo sin dall’ ingresso municipale di Geraci-ter) dove vi è indicato l’indirizzo per la raccolta dei rifiuti solidi urbani attraverso una “differenziata”, che doveva poi attivarsi quale modello virtuoso nell’area urbana Rossano- Corigliano.
Il nostro Sindaco, ad oggi, quindi, non solo non ha informato sul perché di questa “sospensione” al riguardo dello strumento urbanistico ma non si è attivato nemmeno per ripristinare la legalità ambientale in fatto di depurazione ed eventuale smaltimento dei fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue. Si vuole a tal proposito ricordare che il 3 agosto 2013 a seguito di indagini dirette dal sostituto procuratore della Repubblica di Rossano, Dott. Vincenzo Quaranta e su disposizione dello stesso, è stato posto il sequestro d’urgenza della stazione di sollevamento delle acque reflue facente parte della rete fognaria comunale sita in località “Pendino” del Comune di Corigliano Calabro. Il provvedimento è stato disposto a seguito di accertamenti dai quali è emerso che sul torrente Coriglianeto confluivano reflui non depurati provenienti dalla citata stazione di sollevamento di reflui fognari ed asservita alla condotta fognaria che convoglia i reflui al depuratore comunale di Ciciriello.
In altre e più semplici parole il Centro Storico non è collegato al depuratore di Ciciriello e ovviamente non è servito da alcuna depurazione.
A tal proposito s’ invita il Sindaco, congiuntamente alla SO.G.E.T., a voler prendere atto delle sentenze del GdP di Corigliano (prot. 5832 del 10 febbraio 2014) onde evitare ulteriori ricorsi e spese giudiziarie a carico dell’Ente comunale.
Difatti, nonostante le sentenze del Dr F. Tocci , G.d.P. della nostra Città ,ancora oggi si riporta nel prospetto del canone idrico 2012 la voce ed i costi del servizio di depurazione. Questa prassi perpetrata a danno dell’utente da il senso della poca trasparenza e correttezza amministrativa , comportando oltremodo aggravi di notevoli costi alla cittadinanza per servizi mai espletati.
Che , a tutt’oggi, il Centro Storico di Corigliano non è servito da alcuna depurazione è stato più volte accertato nelle sedi comunali e giudiziarie.
In definitiva non essendo espletato il servizio di depurazione delle acque reflue, così come previsto per legge, non è dovuto alcun corrispettivo.
Tanto dovevamo
Comitato cittadino Coriliani