Forza Italia Corigliano espone le ragioni della ferma condanna al progetto “Porto-pattumiera” e chiede di dare ascolto alla popolazione.
Forza Italia esprime un vigoroso e totale dissenso rispetto a quanto contenuto nel bando della Regione Calabria che, prevedendo il conferimento di 750 tonnellate di rifiuti all’interno di Porto di Corigliano, di fatto disegna per la nostra città un futuro per nulla invidiabile di pattumiera della Calabria. Una decisione inaccettabile che mina la salubrità dell’ambiente, il benessere della comunità locale, la tutela delle risorse naturali del territorio.
Un secco no che, questa è l’unica nota positiva della vicenda, sta registrando un concorde clima d’intenti che supera steccati politici e contrapposizioni ideologiche, con opportuni interventi a mezzo stampa (ad esempio, il comunicato del Pd) ed un unanime richiesta di convocazione del Consiglio Comunale, dal carattere urgente e monotematico, dal fronte dell’opposizione. Tutti uniti, compatti, dai singoli cittadini alle associazioni ambientaliste, dai comitati spontanei appositamente sorti a quelli già operanti sul territorio, per organizzare forme civili ma determinate di protesta contro questo scellerato progetto, e riaffermare la dignità di una vasta, importante e purtroppo bistrattata area del territorio calabrese: Corigliano, Rossano, la Sibaritide tutta. Una voce corale che stride con l’ingiustificata e sospetta coltre di silenzio che sta caratterizzando l’Amministrazione Comunale. Come mai il Sindaco Geraci, a differenza del suo collega di Rossano Antoniotti, ha deciso di accettare supinamente una simile decisione a discapito della sua città? Come mai il Sindaco Geraci sta “brillando” per immobilismo e accondiscendenza rispetto alle volontà della Regione, anche di fronte al fatto di far arrivare a Corigliano i ferriti di zinco provenienti dal Crotonese ed al serio pericolo di trattare centinaia di tonnellate di rifiuti d’ogni sorta al giorno?
Il Sindaco negli ultimi giorni si è detto contrario alla convocazione di un Consiglio Comunale monotematico, ma in una sana e partecipata democrazia è fondamentale che su un argomento così scottante la cittadinanza sia al corrente di quale sia il pensiero dei propri consiglieri, è fondamentale che ognuno si assuma gli oneri oltre agli onori dell’importante carica ricoperta;
Le ragioni della nostra ferma opposizione alla volontà di far conferire rifiuti di tutta la provincia di Cosenza presso il Porto della nostra città non sono pretestuose e mosse da pregiudizi di qualsiasi natura, bensì spinte da motivazioni razionali, oltre che documentate. Anzitutto, il concreto pericolo per l’ambiente e la salute umana: non sono infatti previste procedure e forme di controllo, né da parte della Regione Calabria né dell’Amministrazione Comunale di Corigliano, quali possono essere le analisi delle acque e dell’aria. Poi, fattore non meno importante, i rischi derivanti dalla totale discrezionalità sulla gestione del servizio da parte dell’appaltatore, ossia da parte del concorrente aggiudicatario, di indicare l’ubicazione degli immobili da adibire a centro per lo svolgimento del servizio (come dire, a casa nostra decidono altri su temi così sensibili!). Ancora: una disparità di trattamento tra il Porto di Corigliano e quello di Reggio Calabria quantomeno imbarazzante, in base al bando regionale infatti, per Reggio Calabria è consentita la sola sosta tecnica per il tempo strettamente necessario per lo scarico dai mezzi a terra ed il carico, invece per Corigliano “la durata della sosta tecnica potrà essere definita con il gestore dell’area portuale” (perché questa differenza?). Nel bando vi è inoltre una assoluta mancanza della descrizione delle fasi, per quanto riguarda la durata e le modalità della permanenza dei rifiuti nel Porto e del carico sulle navi, qualora il vincitore decidesse di effettuare il trasporto dei medesimi rifiuti in modo sfuso e non nelle cosiddette ecoballe.
Ma non finisce qui. Altre perplessità: quali sono le modalità circa il trasporto da contrada Bucita al locale Porto (quando avverrebbe? di notte? di giorno?), giova ricordare che la SS 106 non ha fama di essere un’arteria stradale nota per la sua sicurezza; Il bando pubblicato per quanto ci è dato sapere è un atto teso a superare la fase emergenziale, ma in un anno si riuscirà ad adottare un piano rifiuti regionale adeguato o tra un anno esatto ci ritroveremo con la stessa emergenza di oggi? E come mai si è taciuto tutto questo lo scorso 23 dicembre in occasione dell’arrivo in città del Governatore Scopelliti? Il decreto di approvazione degli atti di gara porta infatti la data del 10 dicembre 2013, dunque ben precedente a tale visita, eppure in quell’occasione nessuno ha fatto parola di simile iniziativa, anzi il Sindaco rassicurava il Presidente della Giunta Regionale che la gente di Corigliano comprendeva che la spazzatura ricoprisse i marciapiedi o che le strade fossero invase da rifiuti.
I nostri sono interrogativi legittimi, che chiedono risposte celeri e chiare. Come la durata del servizio: nel bando di gara si legge che la durata del servizio è stimato in di 12 mesi, rinnovabili per altri 12 mesi, in più fino alla consumazione della cifra stimata per il progetto, ossia 93 milioni; quindi se nei 12 mesi non si spendono tali soldi si prorogherà fino alla concorrenza della spesa prevista.
Ancora: la discarica di Scala Coeli ormai ultimata da tempo, come mai non viene considerata in un simile contesto di emergenza? Utilizzarla significherebbe realizzare una forte economia rispetto ai 93 milioni di euro stanziati per il trasporto all’estero, economie che potrebbero essere reinvestiti nella realizzazione di una parte del piano rifiuti regionale allo stato attuale ancora in fase di progettazione.
Queste ed altre valutazioni, nel rinnovare la nostra ferma opposizione alla volontà di fare di Corigliano una permanente pattumiera, esprimeremo a gran voce in ogni modo e con ogni mezzo, attendendo la convocazione di un Consiglio Comunale ad hoc (come già avvenuto a Rossano) e difendendo un territorio ed una comunità che non meritano altri soprusi.
Ufficio Stampa Forza Italia
Corigliano Calabro, 13 Febbraio 2014