Porto, Bucita ,ospedale unico: prevedibile che tanto accadesse.
Estratto da “DEGLI ONORI E DEGLI ONERI”, settembre 2010
“Un amico giornalista, spesso e volentieri, mi sottolinea che in politica vi sono onori ed oneri. L’onore e l’onere di presentarsi, in questo momento particolare, dinanzi all’ opinione pubblica, senza infingimenti, e affermare la propria consapevole responsabilità intellettuale nell’aver dato appoggio politico e umano a Pasqualina Straface affinché fosse eletta Sindaco della Città di Corigliano. Al di là, quindi, delle responsabilità personali e di riscontro penale che eventualmente ognuno si assumerà nelle sedi preposte, ve ne sono di politiche.
Nel mio caso sono quelle di aver contribuito con onore ed onestà intellettuale ad un’azione programmatica e operativa per la Città storica. Il mio sostegno politico e umano alla persona, Pasqualina Straface, soprattutto in questo difficile momento, è qui,dunque, riaffermato.
[…]Voglio invitare i miei concittadini a difendere la nostra Corigliano;una Città socialmente esposta a fenomeni criminali né più né meno come tante altre città italiane e del sud in particolare. Finora, stranamente nessuno lo ha scritto. Con tale preghiera riaffermo che l’informazione soprattutto locale, e dei blog vada garantita a rischio di leggere anche cose sgradite -Buonofiglio docet- e tuttavia consiglio ai giornalisti ed ai blogger qualche accortezza in più a garanzia degli indagati, a rilievo della privacy e ovviamente l’uso di un linguaggio meno abusato e volgare. Voglio così sperare che l’informazione edil rispetto di alcuni principi vengano garantiti, altrettanto auspico avvenga per la Giustizia, seppur dopo aver letto con attenzione i documenti sull’ inchiesta Santa Tecla, resi pubblici da Emilio Panio, alcune domande, gravi, comunque, bisognerà porsele:
1- Perché Pasqualina Straface non è stata “fermata” dalla magistratura nel 2009, prima delle elezioni amministrative, anche solo per accertare le considerate implicazioni familiari ed eventualmente personali raccontate dai pentiti di mafia sin dal 2005-2006?
2- Se realmente la magistratura ha gravi indizi di reati di mafia o implicazioni di politici in fatti di sangue, cosa aspetta a formulare le accuse con trasparenza e con temporalità adeguate e non così come sta accadendo,lasciando che le notizie trapelino ad orologeria, devastando violentemente un intero territorio che da un mese vive sotto assedio psicologico e mediatico ?
3- -Se si dovesse accertare l’ingerenza della ‘ndrangheta per mezzo dei fratelli Straface nelle preferenze date a Pasqualina Straface quante elezioni amministrative, provinciali, regionali e politiche sarebbero a rischio considerato che almeno dal 1997 sono state partecipate e vinte con l’apporto di tali voti?
4- Da quanti anni è rilevabile nel nostro Comune l’eventuale ingerenza ‘ndranghetista a livello burocratico?
A tali quesiti non provo neanche ad accennare risposta poiché se i riscontri giudiziari fossero certi d’ inconfutabili crimini e di reati mafiosi commessi e provati in sede di giudizio, si avrebbero conseguenze drammatiche e serie ripercussioni politiche e sociali, Corigliano rischierebbe così di sprofondare e direstare ingessata giudiziariamente e politicamente per almeno un decennio.
Questo,in fondo, sarebbe un male minore, il pericolo incombente e grave verrebbe dall’ingerenza di poteri estranei alla nostra realtà territoriale. Se a livello giudiziario i media offrono facili riscontri a livello di pubblica opinione,politicamente l’ analisi del caso è alquanto complessa. Ecco che diviene determinante attendere almeno l’esito di un primo grado di giudizio e la definitiva chiusura delle indagini per comprendere i diversi livelli d’implicazione degli eventuali indagati.
Aldilà di questa visione generale ritengo, tuttavia che tali mie considerazioni offrano un ulteriore piano di analisi a riscontro di alcune manovre politiche e di nuovi equilibri che si vanno assestando a livello regionale. Alcuni silenzi e oggettivi attacchi alla Straface anche dal suo stesso partito (F.lli Gentile) sono segnali inequivocabili. Insomma una “manina” ha atteso questo momento giudiziario per assestare alla Straface dei colpi letali. Strategie interne al partito ? Anche, ma un interesse trasversale sembra prevalere ancora! La ragione di tali manovre è da ricercare soprattutto in una futura gestione politica di grandi infrastrutture, per qualche miliardo di euro, da realizzare nella Sibaritide. Corigliano nei fatti, è luogo presto condannato,quindi,in queste condizioni, ad essere ancora feudo di chi gestisce il tutto da comode poltrone, da lobby fuor da ogni precostituita ideologia.
Alcuni spunti delucideranno meglio il concetto.
Chi ha deciso di scaricare 30.000 (trentamila) tonnellate di ferriti di zinco inquesta terra ?
Chi determinerà la riconversione a carbone della centrale Enel?
Chi decide oggi sull’ospedale unico della Sibaritide, sull’aeroporto e sul porto di Sibari?
Questi interventi e scelte non rientrano minimamente nelle competenze della cd.‘ndrangheta locale o della politica spiccia, ma sono prodotti di un sistema ben più colto e potente che manovra tali decisioni politiche, ambientali ed economiche ad altissimo livello con impatti sociali e ambientali da sconquassare ogni equilibrio territoriale, demografico, economico.Momenti politici, quindi, che hanno nei fatti riscontri di ben altra portata, non certo locali o di manovalanza mafiosa. Decisioni che certo abbisognano di un consenso politico regionale e di una vasta clientela che garantisca un elettorato stabile.
Si sa, infatti, che chi presiederà alla costruzione dell’ospedale unico e gestirà il nuovo organigramma degli operatori ausiliari e medico-sanitari, promuoverà sicuramente una clientela di elettori importante, un luogo dove si favoriranno o meno fortune sociali ed economiche, politiche. Non è una semplice estorsione mafiosa che si consumerà a danno del territorio o di qualche decina di migliaia di euro a danno dell’impresa privata ( che è di per sé un segnale inquietante), ma una vera e propria deformazione violenta del tessuto sociale che si attuerà attraverso una gestione puntuale di clientele e di potere esercitato senza colpo ferire.
Se l’Ospedale Unico verrà realizzato, sono certo, questo territorio sarà oggetto di interessi molto forti. Una classe dirigente nuova e forte si rende,quindi, necessaria, soprattutto oggi, per guidare tali trasformazioni sociali che, non facciamoci illusioni, includono anche il fenomeno del malaffare.
Se la Straface dovesse dimettersi, ed in queste ore pare sia questa la volontà politica che viene espressa dai diversi gruppi consiliari, e non potesse ripresentarsi, allora, per responsabilità anche solo politiche non vi potranno essere candidati elettivi che in questi ultimi due decenni anni abbiano partecipato a governare questo territorio o peggio ancora, usufruito dei voti derivanti dagli elettori della Pasqualina Straface o di famiglie che solo oggi per opportunità giudiziaria si riconoscono ’ndranghetiste.
Chi oggi vuole scaricare politicamente la Straface, o la utilizza a mo’ di bersaglio commette l’ errore madornale di credere possibile un’ occasione altra da giocarsi in futuro a danno del territorio. Corigliano, in fondo,e rispondo così all’ avv. Algieri, doveva dimostrare di essere onesta già negli anni ottanta, l’occasione si era presentata in quel PRG o, ancora, poteva rimediare ultimamente in quella variante allo stesso Prg. Gli atti amministrativi degli ultimi vent’anni, credo in buona parte cooptati dalla magistratura, dimostrano, infatti, un trasversalismo degno della classe dirigente che finora ci ha rappresentato, nessuno escluso.Il PRG e le lottizzazioni avvenute finora sono la prova tangibile dell’evoluzione del cemento e degli interessi speculativi e prevalenti di chi opera sul territorio. Lo scempio è, quindi, stato abbondantemente partecipato anche attraverso l’abusivismo e non certo oggi e dalla ‘ndrangheta,che voglio qui ricordare, è sempre il risultato culturale di una collettività,una mala pianta che va combattuta quotidianamente soprattutto attraverso un’attenta sensibilizzazione e prevenzione culturale.”
P.S. L’ articolo integrale è pubblicato in sito
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