Alla sbarra i nove imputati coinvolti nella vicenda delittuosa verificatasi a Schiavonea nella notte tra il 14 ed il 15 agosto dello scorso anno in cui ha perso la vita il quarantatreenne Dumitrache Ciobanu, ucciso a colpi di fucile davanti ad una discoteca sul lungomare. Nei giorni scorsi ha avuto inizio l’incidente probatorio promosso dal PM della Procura di Castrovillari dott. Vincenzo Quaranta. Allo scopo di cristallizzare le prove raccolte nel corso delle indagini preliminari, la Procura ha chiesto di sottoporre ad esame alcuni testi chiave della vicenda omicidiaria.
Le persone coinvolte sono nove e sono di nazionalità italiana, albanese e rumena, chiamate a rispondere a vaio titolo di omicidio, favoreggiamento, rissa aggravata ed estorsione. L’omicidio, secondo la ricostruzione accusatoria, sarebbe originato da motivi legati al controllo del fiorente traffico della prostituzione, oggetto di una brutale lotta tra bande albanesi e rumene. E proprio il rifiuto di alcune ragazze di assecondare le richieste estorsive di uno dei gruppi contrapposti costituirebbe il movente dell’omicidio di Ciobanu, ritenuto il protettore di alcune ragazze. La lite sarebbe scoppiata all’interno di una discoteca per poi continuare fuori dove i gruppi di sarebbero fronteggiati violentemente a colpi di mazza da baseball, fino a quando qualcuno avrebbe deciso di fare uso di un fucile, i cui colpi sparati a distanza ravvicinata sono risultati letali per Ciobanu Secondo quanto rivelano alcuni quotidiani dall’incidente probatorio sarebbe emerso che che prima di dare esecuzione all’azione delittuosa vi sarebbero stati degli “sfottò” tra le opposte fazioni. La precedente udienza è stata riservata al lungo ed incalzante esame delle due ragazze condotto dall’ufficio di Procura. La prossima udienza è stata fissata per il prossimo 7 febbraio e sarà riservata al fuoco di fila del controesame da parte del collegio difensivo composto dagli avvocati Giovanni Zagarese, Giovanni Scatozza, Fabio Salcina, Maurizio Vetere, Antonio Praino e Antonio Pucci.