Ci sono personaggi che diventano tali perché nel paese dove vivono, nel corso degli anni, sono divenuti un punto di riferimento, oppure la loro attività commerciale rimane un luogo frequentato quotidianamente da intere generazioni. Nella frazione marinara di Schiavonea, personaggio e luogo che si incarnano con quanto detto, è il tabacchino Marghella, gestito fino a non molto tempo fa da, Alfonso Marghella, che si trova proprio a ridosso della piazzetta Portofino, la zona centrale del borgo marinaro.
Oggi parliamo di Alfonso Marghella perché giusto un mese fa ha lasciato la vita terrena, e nel pomeriggio di venerdì scorso è stata celebrata una messa di suffragio. Il tabacchino Marghella nasce alla fine del 1800, quando a gestirlo erano i nonni paterni, Alfonso Marghella e Maria Carmela Acciaio, i quali venivano aiutati nella gestione della rivendita, dalla figlia Luisa, poichè gli altri fratelli, tra cui il papà di Alfonso, si dedicavano alla pesca. Alla morte dei nonni la titolarità del rivendita passò totalmente a Luisa, mentre Alfonso, bambino, seguiva il papà nel lavoro del pescatore, dimostrando già piccolissimo senso di sacrificio e responsabilità. Nell’età adolescenziale, Alfonso e le sorelle, persero il papà, e dopo poco tempo anche la giovane madre, cosicché, la zia Luisa, decise di dedicarsi interamente, ai nipotini e al tabacchino. Siamo alla fine degli anni 40’, quando Alfonso, appena 13enne, iniziò, sotto la guida della zia a lavorare nel tabacchino con tanta dedizione. Verso la fine degli anni 70’, la zia Luisa, decise di passargli la titolarità. Da lì in poi Alfonso dedicherà la sua vita solo al tabacchino.
Giacinto De Pasquale