Il centrodestra e tutte quelle realtà ad essa collegate nonostante le note e tristi vicende continuano a vincere. Il perché lo chiediamo agli esponenti del PD, quelli di ieri e di oggi, particolarmente agli ex amministratori “in primis ex sindaci, assessori e consiglieri comunali allontanati dal partito e messi alla berlina dai propri compagni. Quello che succede in questi tempi ha del paradossale, tanto da fare rabbrividire anche il più incallito e spregiudicato dei politici.
Politici che ormai hanno fatto il loro tempo, tra cui molti colpevoli del fallimento del Comune per avere sperperato denaro pubblico e fatto sprofondare il territorio nell’arretratezza più nera ed avere calpestato il consenso elettorale, dicono di non fare più politica, di non riconoscersi nel gruppo dirigente o di quello che resta del partito, dimenticando di avere avuto gioco facile fino a ieri nel distruggere la sinistra a Corigliano e dintorni. Questi, bravi solo a irridere chi dissente, bravi a sparlare, a denigrare, offendere chi liberamente cerca di esprimere la propria opinione, questi, capaci come sono anche di spararti alle spalle e negandoti il saluto,” e poi dicono di essere progressisti ed a fianco della gente”, con questi a capo, ci chiediamo: a quale futuro può aspirare il PD e con esso la sinistra a Corigliano?
Ci dispiace che al coro dei cafoni si aggiunga anche qualche nostalgico dell’operato di Mussolini che oggi purtroppo ricopre cariche istituzionali e che volutamente dimentica che in Italia, le piaccia o no come esiste Berlusconi, esiste anche la libertà di stampa e la libertà di opinione. Le loro invettive farebbero bene a lasciare spazio ai fatti e cercare, se ne sono capaci, a far crescere sia politicamente che economicamente questa martoriata città. Per il piccolo movimento”16 persone “ la strada intrapresa è quella giusta, lo si capisce dalla loro insofferenza, notiamo al contrario e non li giustifichiamo la loro immoralità e la loro incapacità a proporre scelte giuste e valide per tutti, non è ammissibile che molti di questi occupino il loro tempo a calunniare gli altri e fare pressioni sulla stampa affinché non si dia spazio al movimento, in termini pratici stanno cercando di chiuderci la bocca: se lo mettano bene in testa, noi non c’è ne andremo a casa, anzi continueremo ad incalzarli su fatti concreti. Queste dichiarazioni seppure fatte in privato sono il pretesto dei falliti sia politicamente che socialmente che non riusciranno ad omologare il pensiero. Dopo lo sfogo, necessario, analizziamo qualche causa della quasi scomparsa della sinistra dalla scena politica locale; essere andati lacerati e divisi agli appuntamenti decisivi ha avvantaggiato e dato potere ad una realtà politica che in un paese normale l’avrebbe relegata all’opposizione dopo gli avvenimenti che l’hanno vista protagonista; merito di questo e di altro è di quel gruppo dirigente che oltre a criticarci ne ha combinato più di Bertoldo, ed i risultati si vedono, personaggi senza scrupoli”non che quelli della destra siano di meno”che si muovono tra l’azzardo, e che considerano il partito come fosse un jackpot personale per poi passare all’incasso, non bastasse questo, hanno trovato diletto ad allontanare l’elettorato storico della sinistra dalle urne e dalle sezioni, figuriamoci se così divisi fra loro potevano incidere nell’elettorato del centrodestra o addirittura sperare nella vittoria alle ultime amministrative.
Il loro passatempo, oltre a comportarsi da conigli, è quello di mettersi di traverso al rinnovamento, un po’ per tattica, un po’ per prassi per logorare le chance di rappresentanza , di democrazia e di vittoria. Il loro dibattito tutto ideologico, personale ed interessato come sempre è contro qualcun altro, il risultato sono zero rapporti con la base, ma ha permesso a molti di rimanere al potere ed averne ingiustamente benefici. Ci dispiace che la minoranza del PD non è riuscita a debellare questo cancro, non è riuscita a mettere fuori scena i due principali duellanti, ha prevalso la logica del suicidio, facendo vincere le lotte interne tutte incamerate al PD a discapito del cambiamento. Con questi chiari di luna e con l’attuale ed ambigua classe dirigente, solo un pazzo scommette sul futuro della sinistra locale, bisogna dare ad essa prospettive certe, come il rispetto, maturità morale al gruppo dirigenti, sappiano ascoltare, non salgano in cattedra da giustizialisti comunisti sovietici o fascisti a denigrare chi dissente; Corigliano ha bisogno di una sinistra più dinamica e trasparente che attiri, che riempie le piazze e che faccia ritrovare la bellezza della politica, essere apprezzata per quello che propone e per quello che fa anche se significa l’allontanamento di quei soggetti attaccati morbosamente alla poltrona ed alla patacca che soli si sono messi al petto.
Per il movimento centro storico:Luzzi Giorgio.