Mentre la politica del non fare prima e delle larghe spese dopo, litiga su quale debba essere il modello di legge elettorale da adottare per garantirsi una poltrona, l’Italia va in fumo. Si perdono migliaia di posti di lavoro ogni anno, si tagliano diritti e tutele conquistati dai nostri padri, come l’art. 18, voglio ricordare che oltre ad un diritto è stato cancellato un principio di civiltà,
si è detto che avrebbe dovuto aprire la strada alla creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro, di cui ancora non se ne è vista l’ombra, il diritto alla mobilità, a tal proposito, il PRC provinciale, sta lavorando ad una giornata di protesta per l’aumento dei biglietti imposto dalla Regione Calabria, il diritto alla salute, il diritto ad un’istruzione garantita e solidarista, così come previsto dagli artt. 33 e 34 della Costituzione, possibilmente in sicurezza però!!! Quanto accaduto nei giorni scorsi alla scuola media Toscano di Corigliano Calabro, pur avendo dell’incredibile, tuttavia, rappresenta il termometro dello stato in cui versa la scuola pubblica in Italia, da qualche anno a questa parte. “…Solo il fato e la celerità del personale docente e non, di allertare i Vigili del Fuoco e provvedere all’evacuazione degli alunni, ha evitato che si consumasse una tragedia…” Questo era il tono di una conversazione telefonica avuta con la madre di un’alunna, che ha vissuto in prima persona una vicenda che possiamo definire, di ordinario malgoverno, senza timore di smentita, che le istituzioni ormai da anni stanno perpetrando a discapito di cittadini disorientati ed impotenti di reagire. Mi è stato riferito che da un corto circuito, di cui mi sono sconosciute le cause, ne è scaturito un incendio, probabilmente dovuto alla vetustà dell’impianto elettrico, che non ha sopportato il sovraccarico di distribuzione di elettricità richiesta, dalle tante fonti di calore collegate, poiché, stento a crederlo di questi tempi, pare che la scuola risultava essere temporaneamente priva di riscaldamento. Mi è stato segnalato, inoltre, che le porte antincendio erano chiuse con lucchetti e catene, e che i VV.FF. hanno rilevato estintori non a norma. Se quanto sopra esposto risultasse a verità, sarebbe veramente grave. Io ora non voglio soffermarmi su di chi sia la responsabilità dell’accaduto, spetta ad altri fare questo tipo di indagini, però, mi sia consentito fare una riflessione politica, che tra tagli e spending revew le risorse diventano sempre più esigue per l’istruzione in questo paese, anche per quella dell’obbligo, purtroppo, ma non per incarichi o prebende a politici e faccendieri, di cui ne è piena la cronaca quotidiana ed è facile ritrovarsi a dover vivere una situazione di pericolo, prima o poi, ma che questo accada alle categorie più deboli, come lo sono i nostri figli mentre sono in classe, o che ancora peggio, avvenga quando si è sul luogo di lavoro, non è accettabile. A Corigliano, poi, ai tagli imposti dalla razionalizzazione della spesa pubblica, si aggiunge la precaria condizione economica delle casse comunali dovuta alla situazione sempre più incombente di dissesto, che rende ancora più grave la situazione, che, mentre da una parte non permette di affrontare le spese vive di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili, dall’altra non consente nemmeno di far fronte alle spese per il riscaldamento, producendo un duplice effetto negativo, la mancanza di sicurezza dei locali, mettendo a repentaglio l’incolumità di tutti coloro che vivono la realtà scolastica e l’obbligo di dover vivere in ambienti freddi e poco salubri. Mi preme sottolineare, tuttavia, che la situazione amministrativa del nostro comune si è aggravata con le destre al governo della città, che con l’ultima gestione Straface ha prodotto in soli sei mesi € 3.6 mln di debiti fuori bilancio. Noi di Rifondazione Comunista avevamo anche indicato in una nota prodotta e protocollata, nell’ottobre del duemilaundici, durante il periodo commissariale, come reperire € 6 mln., per oneri di urbanizzazione mai riscossi, ma ad oggi pare che non sia stata presa in alcuna considerazione. Alle scorse elezioni amministrative, abbiamo tentato di dare una svolta dirimente alla vita politica della città, con la candidatura di Mario Gallina, purtroppo non ci siamo riusciti, la città ha premiato coloro che sono stati la causa del problema, magari percependoli più credibili per la soluzione rispetto al centro-sinistra, alla luce dei fatti però dobbiamo constatare, a malincuore per la città, che a otto mesi dall’insediamento l’amministrazione Geraci si è distinta solo per qualche scandalo e nient’altro.
Antonio Gorgoglione (Segretario cittadino PRC)