L’approvazione avvenuta la fine dell’anno da parte della giunta comunale, del progetto riguardante ordinamento, inventariazione, tutela, valorizzazione, gestione e fruizione del patrimonio archivistico storico, è sicuramente una notizia molto importante, soprattutto per l’importanza e la portata storica che gli archivi della città di Corigliano hanno.
Uno dei maggiori conoscitori del patrimonio archivistico ausonico è Pier Emilio Acri, da venticinque anni, pur impegnato nelle attività dell’Archivio di Stato di Cosenza, lavora con determinazione alla tutela e valorizzazione del patrimonio archivistico della Sibaritide ordinando, inventariando e censendo archivi pubblici, privati ed ecclesiastici. “E’ sicuramente una notizia importante – afferma Acri – perché Corigliano deve tornare ad essere la “Città degli archivi” come era ed è ancora. Tutta la città non può perdere un appuntamento con la cultura, che è libertà e amore per il passato, per il presente e per il futuro, facendo perdere la memoria storica. Nel 2002, al Garopoli, attraverso un convegno a portata nazionale, organizzato dal Comune Assessorato Pubblica istruzione, Archivi e Biblioteche, in simbiosi o, se vogliamo, in comunione con la Soprintendenza Archivistica per la Calabria, l’Archivio di Stato di Cosenza e l’Università degli Studi della Calabria – afferma ancora Acri – battezzammo la nobile e antica Corigliano “la Citta’ degli archivi”, investendo sulla cultura vera e militante! Basti pensare all’immenso patrimonio archivistico presente in Città, per lo più di pertinenza comunale, a partire dall’Archivio Storico, per non parlare dei prestigiosi Archivi gentilizi, quelli dei Duchi Saluzzo, dei Baroni Compagna, dei Nobili Solazzi. E certamente non va dimenticato l’archivio di Vincenzo Tieri! Tutti archivi, questi, dichiarati di notevole interesse storico! Ma l’Archivio storico comunale conserva altri importanti complessi documentari come segnalato dall’Ispettore Archivistico Onorario Crescenzo Di Martino su “il Serratore”: Congregazione di Carità ed ex Eca, Conciliazione, Pnf Fascio di Combattimento “A. Mussolini”, In un censimento da me compiuto con la collega Leo, per quanto riguarda l’Archivio Comunale di Corigliano, in tutte le sue articolazioni, abbiamo censito ben 18.242 pezzi (unità archivistiche: registri, faldoni, volum ecc.). Su Corigliano, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e in particolare la Direzione Generale per gli Archivi, la Soprintendenza Archivistica per la Calabria e l’Archivio di Stato di Cosenza, di cui mi onor appartenere, hanno giocato una scommessa vincente portando, attraverso il lavoro dei suoi funzionari con il supporto di quelli comunali, all’ordinamento e all’inventariazione di ben 4 archivi di pertinenza comunale e con la pubblicazione di ben tre inventari: cosa rara in Italia! Ecco perché la decisione adottata dalla giunta Geraci è molto importante”.
Giacinto De Pasquale