Nonostante tutto gli auguri per un buon 2014 ve li faccio ugualmente. Capisco che la crisi e i discorsi natalizi della nostra classe politica, pieni di retorica, promesse e impegni difficilmente rispettabili, abbiano fiaccato ulteriormente l’umore a tutti voi. Capisco, più in generale, che la stessa scelta del sostantivo, Lo Strappo,
per connotare questa testata che proveremo, col nuovo anno, a rendere più battagliera, possa risultare involontariamente comica, qui e ora, nella città più immobile e pietrificata che esista. È un problema che mi ero posto quando, pochi anni fa, iniziavo ad armeggiare per dare vita a questo giornale (anche su carta stampata), insieme a quei coraggiosi che mi davano ascolto, anzitutto i miei amici.
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