Sono lieta di pensare che se il reparto di Neurologia dell’ospedale di Corigliano Calabro avesse potuto reincarnarsi in un personaggio letterario avrebbe scelto Frodo, lo hobbit protagonista de “Il Signore degli Anelli”. Frodo è l’unico eroe della letteratura di fantascienza che non intraprende la sua avventura per conquistare un tesoro, ma per recuperare l’essenziale…
La sua missione consiste nel buttare in un vulcano l’Anello, simbolo del potere materialista. Per riuscirci gli toccherà resistere a pericoli esterni e tentazioni interiori. Ha quindi bisogno dell’aiuto di tanti amici ( la compagnia dell’Anello). Ma al momento decisivo, quando si affaccia sul precipizio del vulcano , sarà solo e con la propria determinazione dovrà trovare dentro di sé la forza per liberarsi del Tesoro.
E’ un racconto di fantascienza, ma si adatta al mondo della sanità di cui ognuno di Noi, diventa pellegrino..e diventa l’inizio – l’oggi..di ogni giorno!!!!
Il reparto sceglie nei momenti di difficoltà il linguaggio silenzioso e irresistibile dell’esempio. Non critica, costruisce quell’azione di partenza, quella che renderà poi credibili tutte le altre: quella di demitizzare la logica statistica egoistica e inerte in favore del servizio alla relazione di fiducia, indispensabile per l’adesione alla terapia, in un rapporto di collaborazione e non di imposizione, nel quale, anche, le resistenze e i rifiuti di noi pazienti sono accettati.
E’nostro quello che di noi è degli altri…. L’essenziale della sanità è una decisione per la persona..e non bisogna soccombere all’idea di emergenza..
Oggi si dice che le cose viaggiano celermente e che per questo sono al servizio dell’uomo. Non è vero!!!! La produzione irrazionale di beni di consumo e di tecnologie è solo al servizio del lucro..Ed esempi recenti sono il ritardo nei soccorsi e negli aiuti nonostante la velocità dell’informazione su quello che avviene.!!!!
Davanti ad una cultura della comunicazione continua porgo in tal modo un saluto profondo e un ringraziamento, non convenzionale, ai responsabili della Direzione dell’ASP di Cosenza, e al primo cittadino del presidio ospedaliero di Corigliano Calabro, con un linguaggio di frontiera, entrando nei territori simbolici, aperti alla connettività, che riscopriamo nel ritmo quotidiano, a cominciare dal respiro, più profondo e lento di quello abituale …
Il paziente non è più un dettaglio.., ma una prospettiva.
Isabella Cosentino