Ormai al peggio non c’è mai fine, oggi ho fatto una bellissima scoperta: a Corigliano paese non c’è più una farmacia di turno aperta i giorni festivi! Ora io mi chiedo come è possibile che si permetta una cosa di questo genere? Vero è che oramai gli anziani ed i vecchi non contano niente e vengono considerati solo un peso sociale per quanto attiene l’assistenza ed una vacca da mungere per …le case farmaceutiche!
È risaputo che la popolazione più vecchia risiede al Paese dove l’età media è ormai altissima ed è propri là che oggi è più difficile vivere per problemi legati al degrado urbano e sociale, per il proliferare della microcriminalità ed alla stessa configurazione urbanistica del sito, se poi ci si aggiunge l’inesistenza di trasporto pubblico il quadro di una fascia sociale scoperta ed indifesa è bello che completo! A Corigliano questa categoria di cittadini che dovrebbe quindi contare si servizi alla terza o alla quarta età più efficienti e prossimi, invece “merita” una ulteriore penalizzazione: quella di vedersi privare nei giorni di festa di un servizio primario come la disponibilità dei medicinali, infatti, da qualche tempo non so con precisione da quanto, ammetto la mia ignoranza, il turno delle farmacie prevede che ce ne sia aperta una sola di turno anche a copertura di Corigliano centro, per cui un anziano che abbia bisogno di una medicina deve scendere per forza allo scalo o, non mi stupirei, addirittura a Schiavonea se non Cantinella! Allora a questo punto mi chiedo ma che razza di regola è questa? Che norma è , e chi la fà una norma di questo tipo che sembra essere fatta solo nell’interesse di pochi e contro i cittadini per crear loro disagio e disservizi! Tenuto conto, cosa da non sottovalutare, che il servizio pubblico di trasporto è del tutto inconsistente. Di fatto si preclude, ad una categoria di cittadini, la possibilità di avere la disponibilità di medicinali, seppure per un giorno, ma sappiamo cosa può voler significare tale preclusione! Allora queste mie righe equivalgono ad un appello a chi può, ma sopratutto, a chi deve, intervenire per rimuovere un’anomalia di tale dimensione! Gli anziani non sono solo i nostri genitori o i nostri nonni ma sono anche le nostre radici e vanno come tali rispettati e preservati non solo con l’affetto che noi portiamo loro ma anche e sopratutto garantendo in ogni occasione nei fatti e non a parole la loro la dignità di vivere in modo civile senza elemosinare aiuti a questo o quello, e questa è una di quella occasioni!
Mario Gallina