Il cadavere in avanzato stato di decomposizione ritrovato la sera di domenica scorsa in località San Pietro in Angaro del comune di Longobucco è quello di Ugo Argentino. La conferma ufficiale la si è avuta ieri mattina, al termine dell’autopsia presso l’ospedale di Rossano. Ad eseguire l’esame autoptico dei poveri resti di Argentino è stato il medico legale, Roberto Vaglio di Nardò (Lecce), per conto della procura di Castrovillari.
Presente anche lo specialista nominato dalla famiglia Argentino, Giovanni Putortì, insieme ai due legali di parte, gli avvocati Andrea Salcina e Mario Elmo. Ad onor del vero i dubbi erano pochi sull’identità del cadavere, anche perché come avevamo avuto modo di riferire nei giorni scorsi, al momento del ritrovamento all’interno dei resti degli indumenti trovati addosso al cadavere, erano stati ritrovati i documenti del coriglianese ad anche le chiavi della macchina. Si chiude così, nella maniera più triste, la vicenda di Ugo Argentino, il cercatore di funghi di Corigliano, 63 anni, del quale si erano perse le tracce la mattina del 12 ottobre scorso. Ricordiamo come nei giorni immediatamente successivi in località Paleparto di Longobucco vennero avviate le ricerche dell’uomo con la presenza di numerose squadre di intervento, coordinate dai vigili del fuoco del comando provinciale, coordinati dal vicecomandante Massimo Cundari, che seguirono passo dopo passo l’evolversi della situazione. Anche la Prefettura di Cosenza seguì costantemente l’evolversi delle ricerche, tanto che sul luogo della scomparsa operò anche una squadra specializzata di speleologici del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino, che esplorò anche le gole del Trionto. Nell’immediatezza del fatto venne ritrovata solo la Fiat Punto dell’uomo, con all’interno del portabagagli cassette riempite di funghi e castagne. In quei giorni chi non ricorda le diverse segnalazioni che giunsero soprattutto da Cosenza, le quali parlavano dell’avvistamento del pensionato, alcune delle quali vennero ritenute attendibili. Purtroppo, però, alla luce degli eventi successivi quelle segnalazioni si sono rivelate non vere, magari si è trattato, in alcuni casi, di una rassomiglianza con Ugo Argentino. Chi non ricorda l’estremo attivismo di tutta la famiglia Argentino, con la giovane figlia di Ugo, Francesca, che lanciò appelli da varie emittenti private e anche da alcuni quotidiani regionali invitando chiunque vedesse il genitore ad avvisare le forze dell’ordine. Era dallo scorso 6 novembre che la famiglia non riceveva più alcun tipo di segnalazione, sembrava che il povero Ugo fosse stato inghiottito da madre terra. Invece alla luce degli avvenimenti registrati domenica sera 15 dicembre, Argentino si era spostato a piedi dalla località Paleparto per andare a San Pietro in Angaro dove purtroppo troverà la morte. I funerali di Ugo Argentino si terranno questo pomeriggio alle 15.30.
Giacinto De Pasquale