In seguito alla presa di posizione del presidente della Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, riguardo alla questione da noi sollevata relativa alla gestione del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino, è opportuno chiarire alcuni punti. In primo luogo, è doveroso ricordare che la denuncia presentata alla Procura, pur avendo necessariamente come firmatario l’unico rappresentante legale del MoVimento, il consigliere Sapia, è frutto della più ampia condivisione da parte dell’assemblea del MoVimento 5 Stelle di Corigliano.
Ancora più alla base, la denuncia prende spunto da una serie di lamentele giunteci da parte di piccoli agricoltori, alcuni dei quali probabilmente anche aderenti alla Coldiretti, che avevano richiesto invano al Consorzio spiegazioni sul repentino raddoppio del tributo di irrigazione.
Inoltre, nel febbraio u.s., circa 200 cittadini firmavano presso i nostri gazebo una petizione popolare contro l’ingiustificato aumento dello stesso. Pertanto, il tentativo di far passare questo atto come un’iniziativa isolata ed estemporanea di una singola persona, non può che essere stigmatizzato con forza.
Entrando nel merito della questione, a proposito della trasparenza dell’Ente e alla pubblicità dei bilanci, invitiamo il Dott. Molinaro a constatare la differenza di trasparenza che sussiste tra i Consorzi di Bonifica delle altre regioni d’Italia, che pubblicano ogni singolo atto (dai bilanci alle più elementari delibere) sui rispettivi siti internet, e quello che accade invece in Calabria.
Nel caso del Consorzio di Bonfica dei Bacini dello Jonio Cosentino, l’ultimo atto pubblicato risale al lontano 2009, e documenta delle elezioni del consiglio dei delegati (il c.d. “autogoverno degli agricoltori”), caratterizzate dalla presenza di una sola lista e da un astensionismo pari a circa il 90% degli aventi diritto!
Se, come lascia intendere il Dott. Molinaro, nel corso della precedente gestione commissariale durata 54 anni qualcosa è andato storto, non è giusto che i consorziati debbano pagarne le conseguenze. Anche in questo senso la magistratura dovrebbe fare luce su quanto accaduto in passato, fermo restando che il tributo di irrigazione è specificamente correlato all’erogazione di un servizio e non può essere influenzato dalle vicende antecedenti.
In un contesto del genere, non capiamo perché una semplice richiesta alla Magistratura, volta all’accertamento di eventuali irregolarità, debba essere oggetto degli strali del Presidente della Coldiretti Calabria.
E’ di tutta evidenza che noi non abbiamo infangato il Consorzio, né avremmo voluto farlo; al contrario, qualora emergessero irregolarità di ogni sorta da parte di chicchessia, il Consorzio, in quanto Ente di vitale importanza per la crescita e la sicurezza del nostro territorio, sarebbe senz’altro la prima parte lesa.
Peraltro, noi riteniamo che a beneficiarne, di questa richiesta di trasparenza, dovrebbero essere in primis proprio quelli che all’interno del Consorzio sono sempre stati rispettosi della legge. Un eventuale intervento della Magistratura può preoccupare solo chi ha non l’ha fatto.
In ogni caso, il nostro obiettivo, che era quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e di far sì che si dia risalto al tema sempre sottovalutato dei Consorzi di Bonifica, può per il momento dirsi ampiamente raggiunto.
M5S Corigliano Calabro.