In seguito alle numerose lamentele giunteci da parte di cittadini, relative ad una gestione poco trasparente del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino, abbiamo deciso di passare all’azione. Nella mattinata di venerdì 8 novembre, il consigliere comunale Francesco Sapia ha presentato presso la Procura della Repubblica di Castrovillari e presso la tenenza della Guardia di Finanza di Corigliano una denuncia contro ignoti, investendo la Magistratura di ua vicenda piena di aspetti oscuri.
Il documento, redatto e condiviso dall’assemblea del MoVimento 5 Stelle coriglianese, prende spunto dal repentino e ingiustificato aumento del tributo di irrigazione, che tra gli esercizi di competenza 2009 e 2010 ha subito un raddoppio che appare immotivato e privo di ogni logica, anche perché non vi è chiarezza sui criteri adottati per il calcolo del tributo. Con riferimento al’esercizio 2010, il Consorzio si è limitato infatti ad approvare un generico rendiconto che, senza fornire elementi esplicativi, quantifica in circa tre milioni di euro il totale della spesa sostenuta per garantire il servizio di irrigazione ai consorziati.
Non bastasse, dallo stesso atto si evince che a fronte di una superficie di competenza dell’Ente che raggiunge un totale di 44.520 ettari, la spesa viene ripartita solo tra 10.364,78 ettari.
In sostanza, viene leso il diritto dei consorziati di sapere cosa effettivamente essi stiano pagando e da dove derivi un aumento così ingente e repentino del tributo di irrigazione, posto che questo non corrisponde ad un raddoppio delle spese sostenute per l’erogazione del servizio.
Infine, con il nostro esposto abbiamo voluto segnalare che il Consorzio ha affidato il servizio di riscossione ad una società privata, tale “Areariscossioni S.p.A.”, che ha sede in Modovì (Cuneo) e pretenderebbe che qualunque ricorso avverso gli atti emessi dalla stessa debba essere discusso presso la lontanissima Commissione Tributaria di Cuneo. Insomma, da una parte si negano ai contribuenti le necessarie informazioni, e dall’altra si cerca di comprimere la possibilità di tutelarsi nelle apposite sedi giudiziarie. Tale, scorretta pratica è stata censurata anche dall’Accademia dei Dottori Commercialisti di Rossano.
In attesa di sviluppi, continuiamo le nostre battaglie!
M5S Corigliano.