“Stiamo lavorando duramente e in maniera approfondita perché vogliamo scongiurare in tutti i modi il pre o proprio il dissesto dell’ente”. Appare sereno ma deciso l’assessore al bilancio, Antonio Gianzi, nell’affrontare in maniera franca e schietta l’argomento principi del momento per ciò che attiene la vita amministrativa del comune: il rischio default per le casse ausoniche. “La nostra azione – afferma Gianzi – viaggia su due direttrici: una di carattere giuridica e l’altra politico-istituzionale.
E’ chiaro che nell’immediato – sottolinea l’assessore – ci stiamo concentrando su quella giuridica in quanto si tratta di una vera e propria procedura concorsuale cercando di rispondere nella maniera dovuta alle prescrizioni che sono state rivolte al nostro comune dalla Corte dei conti con la deliberazione del 10 ottobre scorso”. Entrando più nel dettaglio l’assessore Gianzi ci spiega che tra le prescrizioni della Corte quelle più difficili verso le quali il comune è chiamato a compiere uno sforzo non indifferente sono : “Innanzitutto – afferma – le misure correttive di bilancio. Ma quelle che presentano grosse difficoltà al fine di trovare quei correttivi che possono essere accolti dalla Corte dei conti, riguardano la situazione di cassa, con il ricorso frequente alle anticipazioni di cassa che hanno raggiunto ormai cifre di una certa portata. Altra prescrizione sulla quale bisognerà lavorare in maniera dura è quella di evitare la formazione di debiti fuori bilancio. Così come dobbiamo presentare un piano di rientro del contenzioso attualmente esistente tra l’ente e i terzi”. Il lavoro che state portando avanti coinvolge anche due professori universitari esperti della materia: “Si tratta dei professori dell’Unical Ettore Jorio e Enrico Caterini, i quali già da diversi giorni stanno analizzando le varie questioni, oltre che insieme a noi, anche con il direttore di ragioneria. La loro presenza, secondo me, – afferma ancora Gianzi – è necessaria in quanto essendo degli esperti ci devono guidare in una materia alquanto ostica”. E’ chiaro che l’attuale situazione finanziaria l’avete ereditata: “Certamente – afferma l’assessore – tenuto conto che i rilievi mossi dalla Corte dei Conti fanno riferimento ad una relazione inviata nel dicembre del 2012 dal Collegio dei revisori dei conti, e quindi, all’epoca il comune era governato dalla commissione straordinaria”. Ma perché oggi la Corte dei conti in maniera “impositiva” chiede al comune i correttivi altrimenti potrebbe dichiarare il dissesto: “Ma perché da meno di un anno i poteri della Corte sono cambiati rispetto al passato. Infatti mentre prima i giudici contabili si limitavano a consigliare e ad invitare, oggi, invece, la legge conferisce poteri alla Corte di comandare altrimenti devono dare corso a provvedimenti drastici”. Lei parlava di due direttrici su cui viaggia la vostra azione, detta della prima, ci dice qual è la seconda: “Si tratta dell’azione politico-istituzionale che però – conclude Gianzi- andremo ad attuare in un secondo momento e comunque dopo avere risposto alle prescrizioni della Corte dei conti”.
Giacinto De Pasquale