Ma cosa può fare un cittadino di fronte al dilagare di soprusi e vessazioni che, purtroppo, vengono tollerati se non proprio avallati da organismi periferici dello Stato. Mi riferisco nel caso specifico alle cifre, davvero esorbitanti, e credo ingiuste che vengono fatte pagare a colui il quale è stato sequestrato il proprio ciclomotore, per una determinata sanzione al Codice della Strada, e poi lo va a riprendere dal deposito dove è stato assegnato dalle forze dell’ordine.
Ebbene per due giorni di deposito giudiziale di un ciclomotore il deposito convenzionato con la Prefettura mi ha chiesto qualcosa come 172,00 euro. In pratica la custodia del mio mezzo è costata 86,00 al giorno. Ma tutto ciò è possibile ? E’ possibile che la Prefettura, rappresentante del Governo in periferia, possa avallare un abuso così madornale ? Eppure il titolare del deposito mi ha rilasciato regolare fattura sulla quale viene menzionato il “capitolato tecnico” che intercorre tra la ditta e la Prefettura.
Tutto ciò è un’autentica vergogna verso la quale il sottoscritto non solo s’indigna, ma ritiene necessario investire l’Autorità Giudiziaria, perché è convinto che queste tariffe sono fuori da ogni logica legale.
Non è più possibile subire in silenzio soprusi e connivenze, qui è necessario denunciare coloro i quali, invece di tutelarci, giocano sulla nostra pelle avallando richieste del genere che rasentano l’estorsione.
Il già candidato a Sindaco
Domenico Piattello
Corigliano Calabro 31.10.2013