Assistiamo in questi giorni ad un triste spettacolo, a cui siamo purtroppo abituati, fatto di stucchevoli polemiche e infantili scambi di accuse tra i due schieramenti politici che hanno amministrato la città negli ultimi 20 anni. La verità, però, la sanno benissimo tutti: il centro-destra e il centro-sinistra, come ancora amano scherzosamente definirsi, sono responsabili in egual misura della disastrosa situazione in cui versa Corigliano.
Noi del MoVimento 5 Stelle rimaniamo allibiti dalla pochezza dei contenuti e dalla mancanza di oggettività delle analisi che i partiti tradizionali propongono. Da una parte c’è un centro-sinistra vecchio, composto in buona parte dagli stessi personaggi che hanno contribuito al disastro e che ora preferiscono continuare a influenzare il partito da dietro le quinte, mandando in avanscoperta delle facce (ancora) pulite e rinunciando a prendersi le proprie responsabilità riconducibili agli anni in cui hanno amministrato. Anni che ricordiamo solo per una gestione dissennata, clientelare e inefficiente della cosa pubblica. Il centro-sinistra coriglianese è degno rappresentante di uno schieramento politico che a livello nazionale sta compiendo ogni sorta di nefandezza con i degni compari berlusconiani.
Dall’altra parte, se possibile, sono messi anche peggio: il centro-destra è allo sbando, non interviene o interviene in ritardo su ogni cosa, e poi cerca miserabilmente di ingannare la popolazione, cercando di insabbiare le proprie, gravissime colpe. Ne è un chiaro esempio il fatto che, nei giorni scorsi, i consiglieri di maggioranza hanno definito l’individuazione delle colpe politiche per l’attuale situazione una “perdita di tempo”. Secondo loro, individuare i responsabili di tutto ciò e farli pagare sarebbe “tempo perso”! Si tratta di affermazioni gravissime che ogni cittadino onesto di Corigliano non può accettare!
Inoltre, nel goffo tentativo di giustificare l’ingiustificabile, gli stessi consiglieri hanno riportato il dato relativo al fondo cassa nell’anno 2000, ultimo anno prima che Geraci si dimettesse. A tal proposito vanno fatte due considerazioni: la prima è che quattro miliardi di fondo cassa possono sembrare un buon risultato, ma solo se non dici alla gente che quando sei entrato in comune ce n’erano ben ventiquattro! La seconda è che un Comune non è come un’azienda privata, che ha come unico obiettivo il profitto: bisogna anche pensare a creare infrastrutture, servizi e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Ebbene, cosa ha lasciato il centro-destra in eredità alle prossime generazioni? Ve lo diciamo noi: il NULLA in termini di servizi, ma in compenso una montagna di debiti!
L’incapacità degli attuali amministratori è ormai lampante: non contenti del ritardo con cui hanno preso posizione sulla questione delle trivellazioni, lo hanno rifatto con la Corte dei Conti, con il risultato che ora Corigliano andrà in dissesto e i cittadini, come al solito, pagheranno cara l’inefficienza della loro classe politica. Peraltro, altri clamorosi sprechi si stanno consumando in questi primi mesi dall’insediamento, questioni sulle quali stiamo provvedendo a reperire la documentazione necessaria per denunciare il tutto con dati certi alla mano.
Infine, una domanda al Dott. Geraci: in campagna elettorale aveva dichiarato che avrebbe rinunciato al suo stipendio di Sindaco, non avendone fortunatamente bisogno visti i suoi trascorsi alla Camera. Lo ha fatto? E se non lo ha fatto, cosa sta aspettando? Aspettiamo fiduciosi una risposta…