Ho letto con il solito estremo interesse il comunicato del Vice Sindaco Oranges sull’annosa questione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Corigliano Calabro. Certamente, dalle sue parole traspare un pò di fastidio per voci dissonanti che, con toni più o meno provocatori, danno conto del problema non necessariamente imputandone la responsabilità all’attuale Amministrazione Comunale (che, ovviamente, non ne ha nessuna).
Certo, però, che per trovare un’adeguata terapia, è necessaria un’accurata diagnosi. E certamente non è la legge n. 111 del 2011 a prevedere ” piano di “riassetto” della geografia giudiziaria, finalizzata a realizzare risparmi di spesa e incremento di efficienza, che ravvisi la necessità di razionalizzare il servizio di giustizia nelle grandi aree metropolitane” (che, invece, è contenuto nella legge 148/2011). Altrimenti c’è davvero da temere in una falsa partenza. La fonti normative della revisione giudiziaria sono altre, com’è noto, essendo la legge 111 del 2011 solo espressione di un’ulteriore finalità perseguita dal legislatore. Oltretutto, sembrerebbe sospetto che l’ufficio di Corigliano possa rientrare nel novero delle grandi aree metropolitane! Ma sicuramente è stata una svista, forse causata da un eccesso di pathos che l’amico Franco Oranges ci mette sempre quando c’è di mezzo la nostra amata città.
Condivido, invece, il suo senso di responsabilità laddove evoca l’impegno di importanti poste di bilancio per il mantenimento dell’unico ufficio giudiziario cittadino. Ed è una responsabilità che coglie in pieno il senso delle parole del capo Dipartimento del Ministero della Giustizia che, in un recente pubblico convegno, ha sostenuto che se i comuni vogliono la giustizia di prossimità se la devono pagare da soli. Ce lo possiamo permettere, tenuto conto della spesa paventata dal Vice Sindaco pari ad € 350.000 annui? Ma, soprattutto, non sarebbe meglio se le due città di Rossano e Corigliano, mettendo un altro tassello sulla via dell’area urbana, discutessero insieme ed insieme trovassero una soluzione?
Sono certo che quest’Amministrazione Comunale composta da tanti giovani professionisti saprà trovare il bandolo della matassa e trovare una soluzione, al di là delle polemiche sulle cause e le origini del debito comunale. La via maestra per la salvezza è l’area urbana Corigliano Rossano con i suoi oltre 80.000 abitanti. Numeri che se spesi in modo unitario ci proteggeranno da ogni ulteriore spogliazione. E’ necessario convincersi che certi servizi e certe opere devono essere decise e costruite insieme tra le due città e collocate in modo equamente fruibile.