Il malfunzionamento e i disagi delle Ferrovie dello Stato sulla costa jonica calabrese è un fatto notorio. Treni soppressi, stazioni abbandonate e sporcizia dilagante sono solo alcune delle piaghe più eclatanti. Ma forse ciò che più di ogni altra cosa segna il degrado delle Ferrovie dello Stato sono le difficoltà che un normale cittadino si trova ad affrontare per raggiungere una qualsiasi destinazione.
Abbiamo preso ad esempio la tratta Corigliano-Bologna.
Come per qualsiasi altra tratta, ci sono diversi orari tra cui scegliere.
Ecco alcuni esempi tra le varie opzioni presenti.
Innanzitutto l’abolizione del Crotone-Milano ha segnato la fine di un’epoca ma soprattutto ha segnato la fine di un servizio utile che per anni ha servito la zona.
Ma torniamo al Corigliano-Bologna.
Ipotizzando di partire alle ore 17.00 l’arrivo previsto a Bologna è per le ore 04.27 con cambio a Taranto.
Nel caso in cui si decida di partire alle ore 17.44 le cose si complicano. È previsto un cambio a Sibari dove un pullman porta il cittadino fino a Taranto e, con un successivo cambio, a Bari si arriverà a Bologna dopo un viaggio di 13 ore e 44 minuti.
Ma il disagio più eclatante è quello del mattino. Partendo da Corigliano con direzione Bologna il cittadino sarà costretto prima ad andare a Lamezia Terme e successivamente andare a Napoli per arrivare a Bologna dopo ben 11 ore e 8 minuti al costo di Euro 187,80.
Simili sono i disagi per raggiungere la più vicina Roma.
Partendo alle h. 21.46 ci sono ben due cambi da effettuare, il primo a Sibari e un secondo cambio a Paola con una durata complessiva di ben 8 ore e 43 minuti.
Ancora per Roma. Partendo alle ore 10.20 il cittadino sarà costretto a dover scendere prima verso Catanzaro Lido per poi passare da Lamezia prima di ripartire per la Capitale al costo di Euro 113,00.
I due casi citati sono solo alcuni esempi di uno stato di puro sfacelo dei collegamenti ferroviari della zona jonica.
Il cittadino è sempre più penalizzato e impotente di fronte e tale situazione.
Un tempo le stazioni della costa jonica erano piene di vita e di traffico ferroviario, mentre adesso il cittadino è spaventato all’idea di dover salire su un treno, da prendere in una stazione desolatamente vuota e sporca, intimorito poi dall’idea di un viaggio senza fine.
Corigliano purtroppo non ha avuto la stessa fortuna di altre stazioni ferroviarie similari, che al contrario di quella coriglianese vantano un crescente ed efficiente traffico ferroviario in termini di treni e passeggeri.
Ufficio Stampa
Corigliano Calabro 03.10.2013