Tutto ciò che i politici “TUTTI” non hanno mai detto ai cittadini e che non diranno mai.
Le responsabilità del rischio oramai certo che vada tutto a rotoli sono attribuibili in toto alla politica che ha esercitato il monopolio su tutto, indebitando il comune, elargendo piaceri, denari e sprechi che alla fine pagheranno, come sempre i cittadini sotto forma di tributi aumentati e servizi scadenti se non inesistenti. Vi sono possibilità, garanzie e capacità che l’attuale governo della città inverti la rotta nell’interesse del territorio e di chi paga anche per coloro che pur godendo dei servizi evadono grazie a protezioni irresponsabili e complicità di vario genere?
Questo sciagurato e macroscopico protezionismo negli anni ha prodotto sperpero di denaro pubblico, corruzione, illegalità e connivenze non più tollerabili all’interno della pubblica amministrazione coriglianese. Nessuna forza politica, nessun politico, nessun Sindaco, fino ad oggi ha predisposto un piano generale seppur di media durata che avesse previsto azioni concrete per il monitoraggio degli uffici più appetibili ed a rischio di evasione fiscale e sprechi: Urbanistica, lavori pubblici, settore manutenzione, finanziario ed uffici tributi. Nessuno ha mai reso pubbliche, accessibili e consultabili, le notizie sui procedimenti relativi alla concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, affitti, consulenze, forniture e servizi ovvero qualsiasi attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone, enti pubblici e privati; concorsi per l’assunzione di personale; scelta del contraente per l’affidamento di lavori pubblici molte volte fatti passare come emergenza e che tali non sono, oppure forniture e servizi, verso le quali nessuno ha mai preso una posizione concreta per il controllo, la pubblicizzazione e trasparenza. Negli anni, si è preferito coltivare contatti con realtà ed attività poche chiare e che hanno visto per protagonisti la burocrazia comunale ed interi apparati politici. Alla luce di queste reali incapacità, si deduce facilmente che la politica ha consegnato alla città amministratori locali che non hanno saputo fare nemmeno i conti della serva, ora i nodi sono arrivati al pettine, si sta scherzando con il fuoco, serve un chiarimento risolutivo, alla luce del sole, quello che conta adesso è chiamare le cose per nome e cognome, dire chi ha scialacquato, regalato e sperperato risorse pubbliche in tutti questi anni, i cittadini lo pretendono! Signor Sindaco non devi governare a tutti i costi, non ve lo ha ordinato mica il medico, non faccia la sfinge, non sia enigmatico, non sia accomodante e disposto magari a coprire tutto, non ci vuole chissà quale grande economista per capire che siamo ormai alla resa dei conti, non si senta in obbligo con nessuno, nemmeno con i suoi elettori, con i suoi assessori ed i suoi consiglieri comunali, come primo cittadino di questa sciagurata città ha l’obbligo morale e civile di portare alla luce le malefatte e gli illeciti di chi vi ha preceduto, inneschi la chiave anti corruzione per quanto riguarda la normativa sull’attribuzione degli incarichi dirigenziali e di responsabilità all’interno della macchina comunale. Si comporti da fiero allievo di Giorgio Almirante, lei che viene dalla cultura dell’ex MSI, dove i valori della patria, della legalità, della trasparenza per il massimo esponente di allora erano i pilastri portanti della lotta politica contro qualsiasi forma di corruzione, non si faccia contagiare, non si faccia condizionare, non si arrenda, non sia ostaggio di una opposizione demagogica ed irresponsabile, non si lasci inquinare, non si renda complice della cultura dominante del tanto peggio tanto meglio che in Berlusconi ha trovato il massimo ideatore. Si ricordi Signor Sindaco quei principi di allora e di cui lei ne andava fiero, come ne erano fieri i vecchi compagni comunisti. Date inizio ad una serie di provvedimenti tesi ad eliminare quelle situazioni stratificatesi nel tempo e che si perpetuano ancora oggi, dichiarate lotta a tutte quelle forme di cristallizzazione interna. Può fare di più Signor Sindaco, se lo vuole, se ne ha il coraggio, non dia inizio a nessun criterio di rotazione interna tra “i capisettore” non dia loro altri incombenze. Anche se non mancheranno malumori interni alla struttura comunale, faccia una cosa coraggiosa e che nessuno ha fatto mai, dia un senso al suo terzo mandato: si affidi a due o tre bravi esperti professionisti in materia di finanza amministrativa, di diritto pubblico ed esperti in urbanistica, li cerchi tra quelli che vantano una non appartenenza politica, li cerchi tra la società civile. Tolga agli attuali capisettore tutte quelle funzioni e competenze accessorie che alla fine fanno lievitare e di molto le loro buste paga, le somme che risparmia li devolva ai professionisti che lei vorrà chiamare al suo fianco per risanare ed eventualmente interrompere quei circuiti viziosi ed oscuri che da anni sono catene ai piedi per il buon funzionamento politico, economico ed amministrativo della macchina comunale, se non ha il coraggio o gli attributi di fare i nomi di chi ci ha trascinato nel baratro, renda quanto meno più respirabile e trasparente questo alone grigio che aleggia sui conti della macchina comunale, non abbia timori, si ricordi però che questa azione potrà trovare realizzazione solo se si è temerari e non si ha paura del futuro, smentisca il detto: che corvi con corvi non si tolgono gli occhi.
Per il movimento centro storico: Un progetto per non morire. Luzzi Giorgio.