Il Consiglio Comunale è l’organo supremo di indirizzo e di controllo politico amministrativo di una città e ha bisogno di maggiore rispetto. I cittadini hanno bisogno di essere rispettati. Tutto ciò sembra ormai non accadere più nella nostra città.
E’ quello a cui abbiamo assistito nell’ultimo Consiglio Comunale, umiliato e vituperato per l’ennesima volta da questa amministrazione, sminuito delle sue stesse funzioni e usato secondo la propria volontà così come lo è stato le volte precedenti.
Non si può scrivere di rispetto delle regole, come è stato fatto nella premessa delle linee programmatiche, consegnate oltretutto in ritardo e solo ai capi gruppo, e comportarsi senza quel dovuto rispetto nei confronti di tale Assise.
Dare alla cittadinanza l’idea di voler affrontare i problemi tenendoli però fuori dai reali intenti e dar luogo, nel frattempo, ad una farsa che palesa, soprattutto da parte del Sindaco, la volontà di costruire un Consiglio a propria immagine e somiglianza per avere forse un maggiore controllo sullo stesso, è quello che ogni volta scorre sotto i nostri occhi.
La recita comincia con la lettura da parte del Sindaco della relazione di inizio mandato con la quale chiede prima all’intero Consiglio Comunale collaborazione e poi all’intera città comprensione.
Vi è il pericolo del pre-dissesto e, dopo di esso, del fallimento del Comune.
Il Sindaco è il politico più maturo della città, sedendo sugli scranni da trent’anni, e non può dimostrare inadeguatezza politica e amministrativa in un momento come questo.
Non è rivestendo i panni di “padre di famiglia”, così come gli è piaciuto definirsi, che si affrontano problemi di tale portata, o chiedendo ai consiglieri di opposizione di collaborare quasi a concedere loro una regalia e solo a decisioni già assunte.
Mai i nostri consiglieri o il nostro candidato a sindaco si sono tirati indietro rispetto ad una collaborazione con l’Amministrazione dando, anzi, piena e ampia disponibilità ma, tutto ciò sulla base di fatti, di cose concrete e non su vuoti proclami.
Ed è proprio per volere una ricostruzione certa dello stato attuale della situazione che è stata avanzata da parte loro la proposta dell’apertura di una sessione straordinaria sul grave stato economico-finanziario del Comune prima dell’approvazione del bilancio e di una eventuale nomina, così come prevede lo Statuto, di una commissione speciale di cui possano far parte anche esperti esterni.
Troppi sono i numeri in contraddizione con quello che viene quotidianamente affermato, c’è bisogno di ricostruire tutti gli atti del Comune in maniera chiara per dare un quadro definitivo alla città che ha il diritto di essere messa al corrente del lavoro dell’Amministrazione.
Le risposte superficiali o semplicemente reattive dei consiglieri di maggioranza, durante il Consiglio Comunale, rendono ancora più evidente la chiusura ad un confronto tranquillo e sincero e danno ancora una volta l’idea del “tutto pronto”.
Pur rispettando l’inesperienza dettata dai pochi giorni di lavoro all’interno di una macchina amministrativa, riteniamo che un minimo di cognizione debba ormai avanzare in chi ha accettato tali ruoli.
Infine, vorremmo sottolineare che le commissioni consiliari sono organi democratici che hanno il compito di trattare gli affari di competenza del Consiglio Comunale, quindi, sono un importante supporto e non delle inutilità come si è cercato di far passare da parte di alcuni consiglieri della maggioranza o ancora di come sia stato azzardato il richiamo, probabilmente confondendosi un pò, alla rotonda dell’ingresso a Corigliano venendo dal Villaggio Frassa come esempio di sprechi dell’amministrazione 2001!
Peccato che del passato non si ami ricordare altre rotonde che sono state l’anello iniziale di una lunga catena che ci ha portato alla mortificazione morale e legale della nostra città.
La memoria funzionale al proprio bisogno!
PD Corigliano
Corigliano Calabro 26/09/13