Torna in libertà il rumeno Claudiu Florin Tighikiu, 24 anni, accusato insieme all’albanese Dritan Ruko, 33 anni, dell’omicidio del connazionale Dumitrache Ciobanu, 43 anni, ucciso nella notte del 15 agosto a colpi di fucile davanti ad un lido di località Fabrizio di Corigliano. Tighiliu, che è domiciliato a San Demetrio Corone, è stato rimesso in libertà, con il solo obbligo della firma,
dal tribunale della libertà di Catanzaro che ha accolto la richiesta formulata dall’avvocato difensore del rumeno, l’avv. Maurizio Vetere del foro di Cosenza. L’avv. Vetere nel richiedere ai giudici del riesame la remissione in libertà per il proprio assistito, ha motivato ciò con la circostanza che Claudio Florin Tighiliu non è l’esecutore materiale dell’omicidio e che, secondo il penalista, non può neanche essere accusato di concorso “anomalo” in omicidio in quanto né conosceva l’albanese Ruko, presunto esecutore materiale del fatto di sangue, né sapeva che l’albanese era in possesso di un fucile, con il quale, come si ricorderà, uccise Ciobaru. Il fatto di sangue della notte di ferragosto venne inquadrato dagli inquirenti negli ambienti della prostituzione, ma soprattutto nella presunta guerra di interessi che sarebbe in corso tra rumeni e albanesi. Nell’immediatezza del fatto oltre a Tighikiu e Ruko furono fermati altri tre albanesi.
Giacinto De Pasquale