Dopo aver letto la missiva che il Presidente della regione Calabria ha inviato al ministro Cancellieri a difesa del Tribunale di Rossano, credo che si debba fare un ragionamento su quello che sta accadendo nella nostra Piana di Sibari. Parto dal suo autoassegnarsi il titolo di “Governatore”, non previsto dal nostro ordinamento (mi auguro che almeno questo lo sappia), ma che spiega perfettamente il modo in cui ha governato/sgovernato la nostra regione ed, in particolare la nostra parte di territorio.
La sua idea d’amministrazione possiede un qualcosa che ricorda i governatori spagnoli che hanno esercitato con violenza la loro azione di governo sulle nostre terre nei secoli passati: nessuna discussione, nessuna concessione ai “sudditi” e scure pesante se si trattava di sacrificare qualcosa nella periferia del regno. La sibaritide, che già con il precedente presidente Loiero, altro amante del titolo di Governatore, era stata mortificata con la chiusura delle ASL e la trasformazione in ASP, emarginando nei fatti la sanità sibarita, si è vista sottrarre, in questi ultimi tre anni, tutto quello che rendeva “vivibile” la nostra parte di mondo: trasporti disintegrati, che siano i fondi spettanti alla SS106 o la ferrovia poco cambia; sanità privata di due ospedali e di numerosi posti letto, in attesa della costruzione dell’ospedale della sibaritide (ospedale che non ha mai avuto l’appellativo di “unico” ma che, con atto autonomo, oramai lo ha assunto); il porto di Corigliano abbandonato e fuori da ogni ipotesi di sviluppo (ricordate le “autostrade del mare”?). Il nostro territorio è, purtroppo, divenuto terra di confine, terra che sale agli onori della cronaca solo per comuni sciolti per mafia, incidenti stradali e truffe alla 488. Ed in tutto questo si inserisce la vicenda del tribunale rossanese. La nota di Scopelliti è lodevole…tanto lodevole quanto falsa ed ipocrita. Lo stesso consigliere Caputo, in consiglio regionale, ha chiaramente detto che Scopelliti non ha fatto nulla per tutelare il tribunale rossanese e, più in generale, la sibaritide, che pure, in termini di voti, lo aveva fortemente premiato. Ed allora a che serve questa ridicola finzione scenica? A che serve un intervento tardivo quanto leggero? Lo stesso ministro Cancellieri, nel suo rimandare la decisione, in sostanza, alla politica, chiarisce i termini della questione: se vi è la volontà politica in Parlamento di salvare il tribunale o i tribunali, lei non porrà veti, e come potrebbe essendo un ministro che partecipa ad un governo PD/PDL?
Ma, superata la questione del tribunale, o meglio chiarito che per salvarlo occorre che i parlamentari di maggioranza ne chiedano la salvaguardia, rimane il dubbio su come si è arrivati a questa situazione, a come è stata condotta la questione e alla, limitatissima, partecipazione di popolo. Perchè, probabilmente, la vera questione, al contrario di altri tribunali a rischio, è proprio l’assenza dei cittadini coriglianesi e rossanesi dalle manifestazioni. Che abbiano percepito come lotta di categoria la questione? Può essere. Ed allora dovremmo chiederci perchè questo e perchè questo non è accaduto a Lamezia, a Paola o Castrovillari. E, si badi bene, l’assenza della cittadinanza è pericolosamente “presente” in tutte le questioni aperte sul territorio. Altro elemento che dovrebbe far rifletterci è il come sia possibile che l’unico parlamentare della sibaritide, che ha votato tutti i provvedimenti a danno di questa terra (dal trasferimento dei fondi della SS106 a quello che dava il via alla soppressione dei tribunali) possa tranquillamente stare in prima fila in queste manifestazioni? Come è possibile essere rivoluzionari in campagna e monarchici a Roma?
Certamente, nel notare come un tribunale quale quello di Paola, molto meno importante del nostro, questo lo sanno tutti gli addetti ai lavori, sia salvo fa riflettere sul peso che l’ex sottosegretario Santelli ha avuto in difesa di quel tribunale e di come, al contrario, il nostro deputato non abbia avuto.
Ma il discorso vale anche per l’altra parte impegnata nelle “sfilate” di gruppo. Anche il PD è parte attiva del governo Letta ed è stato parte fondamentale del governo Monti. Ed allora perchè si è taciuto su quello che accadeva?
Il problema ora, grazie alle parole della Cancellieri, viene messo sotto i riflettori: se PD e PDL vogliono salvare il tribunale di Rossano lo devono fare in Parlamento: il ministro non ha preclusioni di sorta.
E questo ragionamento vale per tutto quello che ci è stato tolto in questi anni. Ogni servizio, ogni investimento spostato o mancato, ogni posto letto nella sanità chiuso risponde ad una logica che verte su un modo nuovo/antico di intendere lo Stato. Non più uno stato sociale, uno Stato che risponde ai bisogni dei cittadini e delle sue classi più deboli, ma uno Stato che risponde alle esigenze del potere finanziario e bancario. Se spendere soldi per una scuola, per un ospedale invece che per un aereo da guerra è “comunista” io questo non lo so…so che, però, comprare quell’aereo, la figura dei “coglioni” la fa fare un poco a tutti.
Riflettere su responsabilità e su comportamenti messi in atto in tutte queste vicende, forse, potrebbe aiutarci a comprendere il perchè, oltre che il come, si è giunti ad essere la terra abbandonata e sofferente che conosciamo ogni giorno.
Alberto Laise , componente segreteria provinciale SEL.