Proprio ieri postavo un articolo su questa meravigliosa piazza mediatica, in cui parlavo e facevo presente di un’omessa verità da parte del sindaco Geraci che, quasi in contemporanea, o in simultanea direbbe qualcuno, è stato smentito dal Comandante dei Carabinieri della provincia di Cosenza. Ebbene nel corso di quell’articolo, in appendice allo stesso, sono intervenuti tanti utenti per dire la propria. Nel corso di uno di questi commenti,
a mio avviso, emerge un fatto, che se venisse confermato nei termini in cui è stato riportato, sarebbe di una gravità inaudita, ovvero: a) che l’albo pretorio del sito internet del Comune non è funzionante; b) gli appalti, la maggior parte, vengono assegnati senza una regolare gara, come generalmente la legge prescrive di fare, ma con la procedura dell’incarico diretto.Nei giorni e nelle settimane scorse, alcuni cronisti e testate di stampa locali, hanno portato alla ribalta della pubblica opinione, mettendola al corrente di alcune incresciose vicende che cozzano, non soltanto con la morale e l’etica pubblica che dovrebbe essere immacolata nei soggetti rappresentanti le Istituzioni pubbliche, ma con il comune buon senso nonché con quel principio di legalità che viene sventolato da molti, e forse solo in maniera strumentale, da più pulpiti. Allora alla luce di tutto questo – ripeto non so se è vero – mi chiedo: ma i partiti, le associazioni, i consiglieri comunali, l’opposizione che siede tra gli scranni del consiglio comunale, cosa fanno? Chi fa politica, chi si occupa o ambisce a ricoprire e a rappresentare le istanze e gli interessi della propria città, del territorio, della propria comunità in cui si vive, ha delle responsabilità che travalicano il semplice atteggiamento di chi partecipa al consiglio comunale, di chi scrive un articolo, di chi esprime un mero parere, ma ha l’obbligo di esigere dagli amministratori chiarezza, trasparenza ed efficacia degli atti che produce o motivazioni e spiegazioni su quelli che non produce. Geraci è stato eletto sindaco dal 60% dei consensi espressi dal solo 40% degli elettori che si è recato alle urna, e questo vuol dire che la città non crede più nelle istituzioni. Questo significa che i consiglieri comunali, i partiti e le associazioni devono assolvere meglio al loro impegno.Nella scorsa consiliatura c’era una opposizione viva, attenta che assolveva al proprio ruolo, in quella di oggi mi sembra di no. Esempio: sul “caso” Avolio è stata la stampa, solo la solerzia di qualche bravo cronista, a riportare le anomalie ormai note. E poi c’ è, ancora, ma nessuno ne ha parlato, il caso di una residenza domestica rilasciata, almeno da quanto ci è stato raccontato sugli organi di informazione è così, senza il rispetto della normativa vigente; e poi c’è, ancora, la vicenda dell’arcinota vicenda che riguarda direttamente il sindaco, e cioè via Albenga. Su queste vicende nessuno ha detto “a”. E dico nessuno, salvo i pochi cronisti non asserviti, o non appiattiti alla logica di potere (e questi sono, ahimè, la maggior parte, e basta guardare le dichiarazioni di qualche consigliere comunale riportate integralmente, quasi “ fedelmente”, sul proprio giornale dove si scrive), ma che nobilitano il proprio ”ruolo” pubblico, ossia di informare.Con questo articolo dunque mi rivolgo a voi cittadini e utenti del blog, ai consiglieri comunali, ai membri dell’opposizione cittadina, ai rappresentanti di associazioni: cambiate registro, così non va. E lì, dove riscontrate delle irregolarità che intaccano la legalità, non dovete fare “parole”, ma scrivere al Prefetto, o recarvi presso i presidi di legalità ed esporre le vostre perplessità.
Giuseppe C.