Il Comitato pro-torrente Cino, preoccupato per la diminuzione della pressione dell’acqua nei pozzi di alcuni proprietari, dovuta all’intubazione dell’acqua, a monte del torrente Cino si è riunito lunedì, 2 settembre,alle ore nove, in contrada Insiti-( Centrale idroelettrica.). per un prima e rapida valutazione del fenomeno.
Addirittura dal pozzo di Romano e di altri due non sarà possibile estrarre acqua e i disagi sono enormi anche per le famiglie.
Il Comitato ha deciso di riconvocarsi per venerdì, 6 settembre, alla stessa ora e sempre in contrada Insiti(Centrale idroelettrica) ed estendendo l’invito ai sindaci di Corigliano e Rossano, ai presidenti della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza, al Prefetto, a tutti i proprietari, ad un tecnico, già studioso del sottosuolo e del fenomeno,al Presidente del Consorzio di Bonifica di Trebisacce al fine di trovare una urgente soluzione per arginare la secca e, quindi, per evitare eventuali ingenti danni presumibili, causa corso dell’acqua deviato e intubato da parte del Consorzio di Bonifica, lasciando all’asciutto il letto del torrente Cino fin dal novembre dello scorso anno, privandolo del suo naturale flusso dell’acqua
Saranno invitati anche gli Organi della comunicazione appunto per il pericolo imminente che incombe nella rinomata zona agrumetata della Piana di Sibari la cui estensione supera i mille ettari dando lavoro a migliaia di operai , a famiglie, a operatori del settore e non.
Come è stato già chiarito il problema era stato posto nel mese di marzo con diffida al Consorzio di Bonifica e con invito alle Autorità civili e militari ad intervenire nel rimettere nel letto del Cino il flusso naturale e secolare delle acque. Tale preoccupazione non è stata avvertita da chi di dovere ed ora si rischia di distruggere migliaia di ettari di agrumeto e la prossima produzione delle clementine e arance.
Il presente è anche per invito
Per il Comitato
Antonio Benvenuto