Un gruppo di cittadini chiede pulizia e decoro dei luoghi
Grave stato di degrado ed incuria per il cimitero di Corigliano. A denunciarlo è un gruppo di cittadini che, avendo a cuore le sorti di questa importante zona del territorio, chiedono all’Amministrazione Comunale di intervenire affinché l’attuale situazione migliori in tempi rapidi.
“Nonostante le segnalazioni fatte da alcuni di noi cittadini agli uffici competenti nonché i disagi lamentati da tempo dai fiorai che operano nell’area antistante il cimitero – affermano – ad oggi non si registrano, purtroppo, positivi cambi di guardia. Eppure, è sotto gli occhi di tutti che nella zona cimiteriale imperversino cani randagi e cumuli di sporcizia. Si tratta di una situazione intollerabile sia perché manca il decoro dei luoghi, doveroso nel rispetto dei defunti, sia perché non sono garantite l’igiene e la sicurezza ai familiari che si recano a trovare i propri cari. Sollecitiamo il Comune, pertanto, affinché intervenga, ripristinando rapidamente le condizioni idonee e rispettose del luogo di culto degli estinti”.
Strade piene di erbacce, sterrate e mal tenute, incuria, abbandono e disordine regnano imperanti, come testimoniato dalle foto allegate. Certo, è doveroso evidenziare che è questo un problema di vecchia data che tarda ancora oggi a trovare una soluzione dignitosa per chi è passato a miglior vita.
“Il cimitero e l’area antistante rappresenta il luogo di dimora dei nostri defunti e ci piace pensare a loro in un sito pulito, ordinato, con piante e aiuole curate e non in un immondezzaio invaso da erbacce e con strade e viali disastrati. Il nostro appello – proseguono i cittadini – è rivolto all’Amministrazione Comunale affinché garantisca il ripristino di condizioni di civiltà, pulizia e decoro. Nel corso della stagione estiva che volge al termine, infatti, numerose persone, alcune delle quali residenti fuori città durante l’anno, si sono recate presso il cimitero per far visita ai propri familiari che non ci sono più e hanno espresso tutto il loro rammarico per i motivi finora esposti”.
Fabio Pistoia