Salve a tutti. Intervengo con il presente articolo solo perché, volendo commentare un articolo per esprimere una notazione, quello relativo all’intitolazione del Quadrato Compagna al carabiniere Salvo D’Aquisto, sono stato costretto a scrivere e occupare con questo scritto un po’ di spazio. Avete notato cari utenti, se vedete il servizio compiuto da SibariTv ve ne accorgerete,
il sindaco Geraci nel corso della manifestazione, allorquando prende la parola afferma, tra le altre cose, che sentiva la necessità di ringraziare il comandante dei Carabinieri della Provincia di Cosenza, poi intervenuto dopo di lui, per avergli proposto e scelto Corigliano per la intitolazione di una importante piazza all’eroico carabiniere. Fin qui niente di anormale. Poi prende la parola il Comandante dei Carabinieri, e tra le altre cose, afferma, consentitemi di ringraziare l’On. Giovanni Dima che tempo fa ebbe ad avanzare questa proposta di intitolare questo spazio a Salvo D’ Aquisto. E allora ecco: si parla tanto di dare degli esempi positivi, di correttezza, di chiarezza, anche di forma, egregio sindaco, e lei, perché dicendo quello che ha detto, in quel momento, ha omesso di dire, anche nella semplicità di un fatto vero, che quell’iniziativa, di intitolare il Quadrato Compagna a Salvo D’ Aquisto, è partita da un’idea proposta dell’On. Giovanni Dima? Sono le piccole verità, le piccole cose, i piccoli gesti che amalgamano, nel loro insieme, nella costanza di una rettitudine comportamentale, alla ricerca del bene, della giustezza dell’uomo, del cittadino, dell’amministratore, quella idea splendente del valore della parola, dell’uomo, del politico, dell’atto di vita pubblica o privata che sia, che delineano, così, l’esempio per tutti da fare proprio e seguire con amorevole convinzione.
Cordialmente, Giuseppe C.