Oltre 300 persone, provenienti anche dai comuni viciniori, hanno partecipato ad una delle iniziative culturali certamente meglio riuscite tra quelle finora svoltesi a Corigliano: la Presentazione de “I fimmini irà livi”, il nuovo libro dell’insegnante Isabella Freccia. L’appuntamento, assai atteso nella cittadinanza, si è tenuto ieri pomeriggio presso la sala convegni dell’Oratorio San Leonardo di Schiavonea.
Un vero e proprio Caffè letterario, come avviene nelle grandi città italiane ed europee, all’insegna della cultura quale elemento unificante e condivisione di convivialità, configuratosi come il giusto tributo ad Isabella Freccia: donna di spiccata umanità che con la sua vivacità culturale sta facendo riaffiorare la Corigliano di una volta nelle menti e nei cuori di tutti i suoi concittadini.
Molto apprezzati ed applauditi gli interventi dei relatori: prof. Giorgio Otranto, docente Università degli Studi di Bari; prof. Giuseppe De Rosis, docente; prof. Antonio Pistoia, dirigente scolastico. L’iniziativa ha visto anche la presenza dell’assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura, prof. Tommaso Mingrone, che ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale. Il dibattito, inoltre, ha registrato numerosi momenti d’intrattenimento, originali per l’interpretazione eseguita e l’utilizzo di alcuni caratteristici costumi locali, con intermezzi musicali e di recitazione a cura di: Antonio Amica, Sergio Fiorenza, Tonino Casciaro, Benedetta Scarpino, Federico Guglielmi, Antonio Fiorenza, Francesco Pistoia, Pierpaolo Fiorenza, Isabella Freccia. La splendida serata si è conclusa con un ricco buffet di prodotti tipici.
“Alla donna: fragile come un papavero, forte come una quercia”. È con questa significativa dedica che si apre la terza opera di Isabella Freccia, scritta interamente in vernacolo locale. Il testo, pubblicato con la consueta professionalità dall’Editore Luigi Salerno, contempla in circa 150 pagine uno spaccato della società di ieri e di oggi, utile per riflettere sui mali del nostro tempo e allo stesso tempo emozionarsi sui veri valori della vita, in primis gli affetti familiari. Il libro, con presentazione del giornalista Fabio Pistoia, annovera ben 30 filastrocche scritte in dialetto coriglianese, tra storia, usi, costumi e cultura, nonché oltre 40 splendide fotografie a colori realizzate da Benedetta Scarpino, ad iniziare dall’immagine di copertina, raffigurante un paniere immerso nel verde delle piante d’ulivo, all’ultima di copertina, che immortala l’Autrice in una suggestiva posa primaverile, intenta a raccogliere papaveri nelle campagne coriglianesi.
Un vigoroso “grazie”, per le emozioni suscitate, è stato rivolto dal numeroso pubblico presente ad Isabella Freccia, per questo ennesimo regalo nei confronti della sua amata Corigliano. Un libro che merita di essere letto e vissuto.
Corigliano Calabro, 12 agosto 2013{fcomments}{jcomments off}