I problemi legati alla carenza di personale nel pronto soccorso del locale ospedale sono voluti dai dirigenti dell’Azienda sanitaria che “come al solito” pensano al proprio orticello politico-manageriale, parola di Nur.Sind il sindacato delle professioni infermieristiche.
La segreteria provinciale del sindacato, guidata da Filippo Fortunato, interviene su una problematica che si ripete ogni anno, anche perché è da tempo che vengono segnalati problemi del genere ma ai dirigenti dell’Asp di Cosenza poco importa dei problemi di salute dei cittadini, perché loro “perdono tempo in chiacchiere e a fare lo scarica barile. Ma la cosa diventa ancora più grave – recita la nota del Nur.Sind – quando ad aver bisogno sono i pazienti che necessitano di essere soccorsi in tempi brevi, con efficienza e professionalità da parte del personale che lavora al Pronto Soccorso e al 118; personale che per quanto riguarda gli infermieri sono allo stremo delle forze – sottolinea ancora il sindacato – perché a lavorare nel periodo estivo dove i soccorsi aumentano drasticamente, sono rimasti soltanto quattro infermieri di 118 e dieci di Pronto Soccorso, con turni massacranti i quali con grandi sacrifici e spirito di collaborazione continuano a lavorare 18 – 24 ore senza interruzione di servizio compreso i turni di pronta disponibilità, in violazione da parte dell’Asp di Cosenza dell’ex art. 6 D.lgs. 23.04.2004 n.124. Sono ormai passati 40 giorni – fa presente il segretario Fortunato – dalle segnalazioni ufficiali fatte pervenire alla Direzione Generale dell’Asp di Cosenza e al Dirigente della Centrale Operativa di Cosenza, da parte dei dirigenti locali, ma, a tutt’oggi nessuna risposta concreta è giunta. Fino a quando durerà tutto ciò? Forse ancora per poco, visto che la mancanza persistente di infermieri, costringe i pochi rimasti a lavorare con carichi di lavoro e turni insostenibili, ebbene gli stessi tra non molto non saranno più in grado di assicurare continuità di servizio e assistenza ai malati bisognosi. Cari Dirigenti e politici – questo è l’appello che lancia il NurSind – può un territorio vasto e con una densità di popolazione come il nostro che aumenta durante la stagione estiva, restare con pochi infermieri nel servizio di emergenza-urgenza? Speriamo – così termina la nota del Nursind – che a qualcuno interessi tutelare la salute dei cittadini e garantire almeno i livelli essenziali di assistenza, che per i pazienti come nel nostro caso, diverse volte si trovano in imminente pericolo di vita, la qualità assistenziale è determinante”. Si tratta di una grave denuncia che giunge da chi vive dal di dentro ed in presa diretta le difficoltà che il personale infermieristico e medico è costretto ad affrontare quotidianamente per garantire quei servizi essenziali per i cittadini. Qui purtroppo si continua a giocare sulla pelle dei cittadini.
Giacinto De Pasquale