Ci aspettiamo che il Sindaco di Corigliano, e l’intera Giunta Comunale, ritirino in autotutela la delibera n. 105 del 30 luglio 2013, appena approvata, con la quale conferiscono incarico a un avvocato del Foro di Rossano per opporsi dinanzi a TAR Calabria al ricorso presentato da Fedele Tocci. Con propri soldi, e non con soldi pubblici, Fedele Tocci ha chiesto al TAR Calabria di riconoscere il proprio diritto a sedere nei banchi del Consiglio Comunale,
chiedendo l’interpretazione autentica della norma che prevede l’attribuzione del 60% di seggi alla maggioranza consiliare, e del restante 40% alle minoranze. Ora, in base a semplici calcoli matematici, il 60% di 25 (tanti sono i Consiglieri Comunali, compreso il Sindaco) fa 15, Sindaco compreso. I restanti 10, sono da assegnare alle minoranze. Sempre in base ai calcoli, la maggioranza avrebbe quindi avuto erroneamente assegnati 16 Consiglieri, uno in più del dovuto, privando così le opposizioni di un Consigliere. Nel caso specifico, il Consigliere mancante apparterebbe alla lista SEL-PSI, che eleggerebbe così il Consigliere Fedele Tocci. Tocci ha così proposto ricorso al TAR, con propri soldi, facendosi difendere dall’Avv. Giambattista Gallina di Corigliano.
Il Sindaco, e tutta la sua Giunta, hanno pensato bene di opporsi al ricorso, che non mette in discussione nè l’Esecutivo nè, tantomeno, il Sindaco stesso; il ricorso del comp. Tocci, al limite, se vinto, fare ridurre di una sola unità la maggioranza consiliare, che però rimarrebbe granitica perchè costituita da ben 15 elementi sul totale di 25. Ciò che non capiamo, è perchè a difendere le presunte ragioni di un semplice Consigliere Comunale debbano essere i Cittadini Coriglianesi, che, con i propri soldi, pagheranno un Avvocato nominato dal Sindaco e dalla sua Giunta per opporsi al ricorso di Fedele Tocci. Con la citata delibera, infatti, il Comune di Corigliano ha dato incarico, al detto avvocato, fissando anche la sua parcella in € 1.000, che le casse comunali, comunque vada, dovranno sborsare. Perchè il Consigliere che si sente messo in discussione, non si costituisce con propri mezzi? Perchè il Sindaco, pur non ledendo gli Organismi Esecutivi, ha voluto assumere a spese dei Coriglianesi la decisione di difendere un semplice Consigliere? Capiamo che sono lontani i tempi, ma anche i costumi e lo stile, della Giunta guidata da Armando De Rosis che, nel 2008, evitò di costituirsi a spese del Comune per difendersi davanti al Consiglio di Stato, proprio per non gravare sui conti dell’Ente. Allora era in ballo addirittura la durata della Sindacatura, che da lì a poco venne sciolta. Ma oggi questo rischio il Sindaco Geraci non lo corre. Pertanto non si capisce questo immorale, e forse anche illecito, ricorso alle casse comunali per pagare un avvocato difensore di un semplice Consigliere. Forse perchè è un semplice Consigliere, ma di maggioranza? Allo stesso modo si sarebbe comportato Geraci, se si fosse trattato di un Consigliere d’opposizione? Invitiamo, comunque, il Sindaco Geraci e tutta la sua Giunta a revocare la delibera, che ha il sapore di un’offesa nei confronti dei Contribuenti Coriglianesi e delle Casse Comunali, che versano in gravi condizioni. Altrimenti, se non lo farà, potremmo essere costretti a chiedere l’intervento del Prefetto e della Corte dei Conti.
SEL Corigliano
PSI Corigliano