A seguito della recente intervista rilasciata alla testata web “Sibaritv” da parte dell’On. Giovanni Dima, ho ritenuto opportuno confrontare le cose che diceva il nostro Sindaco Giuseppe Geraci in campagna elettorale con le parole che son venute fuori proprio da questa intervista. Affermo anche che sono stata una forte sostenitrice di Geraci, il quale mi aveva sempre garantito la NON PRESENZA dell’On. Dima nelle liste a lui facenti capo, ma dopo le parole di Dima, mi sono dovuta ricredere su tutto quello che pensavo di quest’uomo. Mi ha preso in giro.
Ricordo, nel mese che ha preceduto le elezioni, le incessanti congetture diramate a mezzo stampa e non solo che con Geraci c’era anche l’On. Dima, un uomo di partito, e quindi poteva venir meno quell’entusiasmo civico che differenziava il tutto rispetto a uomini e partiti tradizionali che avevano cagionato alla città solo danni a tutti i livelli. Pensavamo che era solo un’invenzione giornalistica o dei competitor per attaccare Geraci e screditarlo, e fu così che in data 9 aprile 2013 fu pubblicato un articolo dal titolo:
DICHIARAZIONI DEL CANDIDATO A SINDACO GIUSEPPE GERACI, che riporto qui sotto:
Nel ringraziare quanti, cittadini, movimenti, associazioni, hanno sollecitato la mia candidatura a sindaco di questa nobile città e, nell’avvertire, grave, il peso che ciò comporta, per le ovvie motivazioni e le condizioni di terribile degrado in cui versiamo e che, sono di dominio pubblico, sento il dovere – nel coinvolgere e invitare ognuno a sentirsi parte attiva dell’ambiziosa azione di rinascita
– di informare tutta la comunità affinché sia fugato ogni dubbio e sia smorzata ogni illazione, con particolare riferimento alla compagine che andrà a sostenermi nella prossima ardua battaglia elettorale.
Le mie liste, per come già ampiamente ribadito, saranno formate, esclusivamente, da cittadini che provengono dall’intera società civile, da ogni estrazione politica ed ideologica, ma accomunati da un solo comune fine che è IL BENE DELLA CITTA’.
Dietro di esse non c’è NESSUNO, ma solo e soltanto io, con la mia faccia e con il ruolo di garante e guida.
Smentisco recisamente voci di accordi trasversali con l’ultima compagine amministrativa che ha retto le sorti della città, perché infondate, mirate solo a creare confusione e ad ingenerare disorientamento.
Sappia il POPOLO che il mio scopo è solo quello di dare a Corigliano un civico consesso che, al di fuori di logiche partitiche, sia espressione di libertà e sia formato, preminentemente, da uomini avulsi da condizionamenti e miranti all’interesse generale in luogo del particolare.
GIUSEPPE GERACI
CANDIDATO A SINDACO DI CORIGLIANO CALABRO
Oggi invece non posso che dire che mi ha ingannato, ed insieme a me penso abbia ingannato un intera città.
Leggete attentamente ciò che ho riportato dall’intervista dell’On. Dima:
Alla domanda di Lauria: “Il Pdl è un partito di governo o di opposizione a Corigliano?”
Dima risponde: “ Se dovessimo immaginare lo schieramento frutto del dato elettorale, c’è l’unico consigliere del PDL che per ragioni geografiche e politiche si trova collocato tra i banchi dell’opposizione. Poi ci sono altri 6 consiglieri comunali PROVENIENTI DAL PDL che sono tutti in maggioranza, è un fatto di conseguenza del dato elettorale e che sono TUTTI DEL PDL poiché 5 su 6 SONO ISCRITTI AL PDL.”
Alla domanda di Buonofiglio: “Si dice insistentemente che a Dima sarebbero da accreditare 3 delle 5 liste di Geraci e le altre 2 sarebbero di Geraci. Poi ce sarebbe stata una sesta che sarebbe stata trafugata nell’imminenza della presentazione, ora, chiariamo questo aspetto, quante liste aveva Dima?”
Dima risponde: “Semmai sono state 2 le liste che sono uscite fuori dall’ambito del PDL e non 3, certamente ce n’era una sesta a supporto di Geraci che è venuta meno quando la direzione nazionale del partito ha imposto la lista PDL.”
Alla domanda di Panio: “Perché il PDL come simbolo non è entrato nella coalizione a supporto di Geraci?”
Dima risponde: “ Noi abbiamo fatto un altro tipo di ragionamento, abbiamo detto che per favorire un’aggregazione più ampia di centro-destra, dentro un cartello che potesse portarci alla vittoria e quindi un cartello civico, era necessario far fare un passo indietro al simbolo ma non agli uomini, al contesto, a quella comunità umana.”
Alla domanda della Pisani: “ Il Sindaco non ammette, o comunque chiosa, della presenza di 6 elementi di provenienza o estrazione PDL e di questa figura di Giovanni Dima che aleggia alle spalle de Sindaco, vuole chiarircela ancora meglio? Così risponde anche alle accuse dell’UDC che addirittura lo vedrebbero come cattivo consigliere.”
Dima risponde: “Io ho consigliato Geraci da sempre in modo positivo, io ho lavorato da sempre per questa città e vado orgoglioso di aver consigliato al Sindaco Geraci di fare alcune richieste alla regione perché avrebbero avuto accoglimento.”
Alla domanda di Lauria: “Perché non si è esposto in campagna elettorale, visto che era sicuro della linea del percorso civico?”
Dima risponde: “Perché questo tipo di atteggiamento prevedeva anche la mia non diretta partecipazione. Nel ragionamento che abbiamo fatto fra di noi, per favorire il processo di aggregazione civica. E’ chiaro che si prevedeva un’aggregazione civica perché la mia presenza fisica, essendo un esponente del PDL, avrebbe sancito la presenza del PDL, mentre abbiamo preferito fare una valutazione all’interno del PDL che ha portato a questo tipo di atteggiamento compatibile rispetto all’ipotesi Geraci.”
Alla domanda di Buonofiglio: “Lei non si vergogna di Geraci, perché Geraci si vergognava di farla salire sui palchi in campagna elettorale?”
Dima risponde: “Nessuno mi ha impedito di salire sui palchi, è stata una scelta mia non farlo ed a Corigliano si sa che Franco Bruno, Antonio Ascente, Angelo Caravetta, Adriano Primavera, Francesco Algieri sono amici miei. Nelle liste di Geraci c’erano in parte amici suoi, in parte amici miei.”
Alla domanda di Panio: “Cosa ne pensa del caso Avolio?”
Dima risponde: “E’ un caso da prendere da esempio, perché l’Avolio è una persona per bene, e rendendosi conto dell’anomalia di quella pratica che l’ha coinvolta, non ha esitato un solo istante a dimettersi solo da Presidente del Consiglio comunale e non da semplice consigliere comunale per porre freno all’abusivismo edilizio a Corigliano.
Cosa dire, sono solo amareggiata, delusa, confusa, disorientata, nonché demoralizzata. Oggi più che mai penso che per arrivare ad una poltrona si è disposti a tutto, anche a mentire spudoratamente con consapevolezza.
Sig. Geraci, avete mentito fino alla fine, ma l’On. Dima ora batte i pugni per rivendicare il suo peso politico con i suoi 6 consiglieri comunali.
Da me non avrete più nessun sostegno elettorale, anzi, da oggi dovrò purtroppo screditarla politicamente perché non avete mantenuto la parola d’onore.
Francesca P.